Due caccia dell’Aeronautica Militare intervengono per intercettare un A330 che aveva perso i contatti radio


Una coppia di caccia Eurofighter Typhoon dell’Aeronautica Militare, in prontezza per il servizio di sorveglianza dello spazio aereo nazionale, si sono alzati rapidamente in volo intorno alle ore 13.00 dalla base aerea di Istrana (Treviso), sede del 51° Stormo, per intercettare un velivolo Airbus 330 della compagnia American Airlines in volo da Atene a Philadelphia che aveva temporaneamente perso i contatti radio con gli enti del traffico aereo.
I due caccia militari sono intervenuti su ordine del CAOC (Combined Air Operation Center) di Torrejon, l’ente NATO responsabile per la sorveglianza dei cieli nell’area, che ha ordinato il decollo immediato su allarme – in gergo tecnico scramble – per intercettare il velivolo in difficoltà e verificare la natura del problema. Dopo pochi minuti dal decollo, i due intercettori hanno stabilito il contatto visivo con il velivolo civile, accertando che quest’ultimo non si trovasse in condizioni di emergenza. Una volta ripristinate le comunicazioni, lo stesso ha continuato sulla rotta prestabilita, mentre i due caccia, cessato l’allarme, sono rientrati alla base.
L’Aeronautica Militare assicura la sorveglianza dello spazio aereo nazionale 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, con un sistema di difesa integrato con quello degli altri paesi appartenenti alla NATO. Il servizio è garantito – per la parte sorveglianza, identificazione e controllo – dall’11° Gruppo D.A.M.I. di Poggio Renatico e dal 22° Gruppo Radar di Licola (NA), relativamente all’intervento in volo, dal 4° Stormo di Grosseto dal 36° Stormo di Gioia del Colle e dal 37° Stormo di Trapani, tutti equipaggiati con velivoli caccia Eurofighter Typhoon. A partire da gennaio 2017, l’Aeronautica Militare ha attivato una cellula di Eurofighter Typhoon presso il 51° Stormo di Istrana al fine di ottimizzare la copertura dello spazio aereo nazionale, in un’ottica di generale riduzione dei tempi di intervento e di tempestivo contrasto di eventuali minacce.
Da marzo 2018, inoltre, nel sistema di difesa aerea sono stati integrati anche i velivoli F-35 del 32° Stormo di Amendola, che contribuiscono con specifiche capacità operative e tecnologia di ultima generazione alla difesa dei cieli italiani.

 

 

 

Redattore: Carlo Dedoni

Fonte della notizia: Ufficio di Pubblica Informazione Aeronautica Militare
Foto di copertina di Carlo Dedoni