Analisi IATA: in Europa a rischio quasi 7 milioni di posti di lavoro del settore aereo

Una nuova analisi della IATA stima che la potenziale perdita nei ricavi dei vettori europei nel 2020 è cresciuta fino a 89 miliardi di dollari e che la domanda di passeggeri (misurata in RPK –  passeggeri per ogni chilometro di volo) dovrebbe essere inferiore del 55% rispetto ai livelli del 2019. Questo dato rappresenta un aumento rispetto alle stime precedenti (rilasciate il 24 marzo) che avevano stimato un calo dei ricavi 76 miliardi di dollari e una contrazione della domanda del 46%.
“Complessivamente, stimiamo che l’attuale crollo del 90% del traffico aereo metta a rischio circa 6,7 ​​milioni di posti di lavoro e potrebbe determinare un impatto negativo sul PIL di 452 miliardi di dollari in Europa.” Spiega un comunicato dell’associazione International Air Transport Association . “Ciò equivale a ulteriori 1,1 milioni di posti di lavoro e 74 miliardi di PIL rispetto alle stime di marzo che prevedevano il rischio per 5,6 milioni di posti di lavoro e 378 miliardi di PIL.”
Il crescente rischio per l’occupazione e il PIL è dovuto a un impatto maggiore di quanto precedentemente previsto dalle restrizioni ai viaggi aerei introdotte a seguito della pandemia di COVID-19. La nuova analisi della IATA si basa su uno scenario di gravi restrizioni ai viaggi della durata di tre mesi, con una graduale revoca delle restrizioni nei mercati nazionali, seguita da viaggi regionali e intercontinentali.
Per quanto riguarda l’Italia, le stime della IATA prevedono fino a 83 milioni passeggeri in meno rispetto all’anno precedente, con una conseguente contrazione dei ricavi del settore del trasporto aereo pari a 11,5 miliardi di dollari e il rischio di perdere fino a 310.400 posti di lavoro. In questo contesto il mancato apporto al PIL nazionale sarebbe pari a 21,1 miliardi di dollari.

Di seguito una tabella riassuntiva relativa all’impatto della crisi da COVID-19 in alcuni paesi europei include Russia Turchia e Israele).

Paese Passeggeri
(%)
Passeggeri
(milioni)
Ricavi dei vettori
(miliardi di $)
Posti di lavoro Impatto sul PIL
(miliardi di $)
Austria -53% -15 -2.5 -485,000 -4.3
Finlandia -57% -9 -1.4 -38,000 -3.4
Francia -55% -80 -14.3 -392,500 -35.2
Germania -57% -103 -17.9 -483,600 -34.0
Grecia -52% -26 -3.8 -233,200 -10.1
Ungheria -53% -9 -1.1 -38,000 -1.6
Irlanda -53% -19 -2.4 -75,600 -10.9
Israele -49% -12 -2.8 -77,300 -6.7
Italia -53% -83 -11.5 -310,400 -21.1
Paesi Bassi -53% -29 -5.3 -157,800 -12.8
Polonia -53% -21 -2.4 -59,700 -1.9
Russia -54% -63 -8.5 -403,500 -93
Spagna -54% -114 -15.5 -901,300 -59.4
Svezia -62% -21 -2.8 -104,100 -10.4
Svizzera -56% -28 -5.2 111,000 -14.7
Turchia -51% -55 -6.6 -518,700 -23.0
Regno Unito -55% -140 -26.1 -661,200 -50.3

 

 

Redattore: Carlo Dedoni

Fonte della notizia: Ufficio Stampa IATA
Foto di copertina di Carlo Dedoni

 

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Analisi IATA: in Europa a rischio quasi 7 milioni di posti di lavoro del settore aereo

Una nuova analisi della IATA stima che la potenziale perdita nei ricavi dei vettori europei nel 2020 è cresciuta fino a 89 miliardi di dollari e che la domanda di passeggeri (misurata in RPK –  passeggeri per ogni chilometro di volo) dovrebbe essere inferiore del 55% rispetto ai livelli del 2019. Questo dato rappresenta un aumento rispetto alle stime precedenti (rilasciate il 24 marzo) che avevano stimato un calo dei ricavi 76 miliardi di dollari e una contrazione della domanda del 46%.
“Complessivamente, stimiamo che l’attuale crollo del 90% del traffico aereo metta a rischio circa 6,7 ​​milioni di posti di lavoro e potrebbe determinare un impatto negativo sul PIL di 452 miliardi di dollari in Europa.” Spiega un comunicato dell’associazione International Air Transport Association . “Ciò equivale a ulteriori 1,1 milioni di posti di lavoro e 74 miliardi di PIL rispetto alle stime di marzo che prevedevano il rischio per 5,6 milioni di posti di lavoro e 378 miliardi di PIL.”
Il crescente rischio per l’occupazione e il PIL è dovuto a un impatto maggiore di quanto precedentemente previsto dalle restrizioni ai viaggi aerei introdotte a seguito della pandemia di COVID-19. La nuova analisi della IATA si basa su uno scenario di gravi restrizioni ai viaggi della durata di tre mesi, con una graduale revoca delle restrizioni nei mercati nazionali, seguita da viaggi regionali e intercontinentali.
Per quanto riguarda l’Italia, le stime della IATA prevedono fino a 83 milioni passeggeri in meno rispetto all’anno precedente, con una conseguente contrazione dei ricavi del settore del trasporto aereo pari a 11,5 miliardi di dollari e il rischio di perdere fino a 310.400 posti di lavoro. In questo contesto il mancato apporto al PIL nazionale sarebbe pari a 21,1 miliardi di dollari.

Di seguito una tabella riassuntiva relativa all’impatto della crisi da COVID-19 in alcuni paesi europei include Russia Turchia e Israele).

Paese Passeggeri
(%)
Passeggeri
(milioni)
Ricavi dei vettori
(miliardi di $)
Posti di lavoro Impatto sul PIL
(miliardi di $)
Austria -53% -15 -2.5 -485,000 -4.3
Finlandia -57% -9 -1.4 -38,000 -3.4
Francia -55% -80 -14.3 -392,500 -35.2
Germania -57% -103 -17.9 -483,600 -34.0
Grecia -52% -26 -3.8 -233,200 -10.1
Ungheria -53% -9 -1.1 -38,000 -1.6
Irlanda -53% -19 -2.4 -75,600 -10.9
Israele -49% -12 -2.8 -77,300 -6.7
Italia -53% -83 -11.5 -310,400 -21.1
Paesi Bassi -53% -29 -5.3 -157,800 -12.8
Polonia -53% -21 -2.4 -59,700 -1.9
Russia -54% -63 -8.5 -403,500 -93
Spagna -54% -114 -15.5 -901,300 -59.4
Svezia -62% -21 -2.8 -104,100 -10.4
Svizzera -56% -28 -5.2 111,000 -14.7
Turchia -51% -55 -6.6 -518,700 -23.0
Regno Unito -55% -140 -26.1 -661,200 -50.3

 

 

Redattore: Carlo Dedoni

Fonte della notizia: Ufficio Stampa IATA
Foto di copertina di Carlo Dedoni

 

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