IATA: a marzo il traffico aereo passeggeri crolla di 52,9 punti percentuali

Quello di marzo è stato un mese disastroso per l’aviazione, non usa mezzi termini il direttore generale e CEO della IATAInternational Air Transport Association, Alexandre de Juniac nel commentare i dati di traffico dello scorso mese.
I numeri sono impietosi: a marzo la domanda globale (misurata in RPK, revenue passenger kilometers) è crollata di 52,9 punti percentuali rispetto allo stesso mese del 2019, mentre la capacità offerta (misurata in ASK, available seat kilometers) è scesa del 36,2%. Il load factor medio dei voli gloibali ha perso 21,4 punti percentuali attestandosi al 60,6%.
“Le compagnie aeree hanno progressivamente risentito del crescente impatto delle chiusure delle frontiere e delle restrizioni legate alla mobilità per il COVID-19, anche sui mercati nazionali.” Ha commentato de Juniac. “La domandaè stata allo stesso livello del 2006, ma oggi abbiamo il doppio delle flotte e dei dipendenti. Peggio ancora, sappiamo che la situazione è peggiorata ancora di più in aprile e la maggior parte dei segnali indica una lenta ripresa.”
Per quanto riguarda, in dettaglio, la situazione europea i dati della IATA hanno registrato un calo della domanda pari al 53,4%, l’offerta di posti è precipitata di 42,9 punti percentuali e il load factor è calato del 16,8% attestandosi a una media del 67,6%, il valore più elevato tra le regioni prese in analisi dalla IATA (vedi analisi completa).
“Il settore del trasporto aereo è in caduta libera e non abbiamo ancora toccato il fondo. Ma verrà un momento – presto, spero – in cui le autorità saranno pronte per iniziare ad allentare le restrizioni alla mobilità e ad aprire le frontiere. È indispensabile che i governi lavorino ora con il settore per prepararsi a quel giorno. È l’unico modo per garantire che siano messe in atto misure per mantenere i passeggeri al sicuro durante il viaggio e rassicurare i governi che l’aviazione non sarà un vettore nella diffusione della malattia. Dobbiamo anche evitare la confusione e la complessità seguite all’11 settembre 2001. Gli standard globali reciprocamente accettati e praticabili dal punto di vista operativo saranno fondamentali per raggiungere questo obiettivo. L’unico modo per arrivarci è lavorare insieme,” ha detto de Juniac.

Redattore: Carlo Dedoni

Fonte della notizia: Ufficio Stampa IATA
Foto di copertina di Carlo Dedoni

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