Il Gruppo Emirates annuncia il 32esimo anno consecutivo di profitti

Il Gruppo Emirates ha oggi annunciato il suo 32esimo anno consecutivo di profitti, a fronte di un calo nel fatturato principalmente dovuto alla riduzione delle operazioni durante la chiusura prevista della pista dell’Aeroporto Internazionale di Dubai nel primo trimestre, e all’impatto delle restrizioni sui voli e i viaggi connesse alla pandemia di COVID-19 nel quarto trimestre.
Pubblicato il suo Report annuale 2019/20, l’azienda ha registrato un utile di 1,7 miliardi di Dirham (456 milioni di dollari) per l’ultimo anno fiscale, che termina il 31 marzo 2020, in calo del 28% rispetto allo scorso anno. Il fatturato del Gruppo ha raggiunto 104 miliardi di Dirham (28,3 miliardi di dollari), con un decremento del 5% rispetto ai risultati dello scorso anno. Nel complesso, il traffico passeggeri è diminuito, con 56,2 milioni di passeggeri trasportati da Emirates (con un calo del 4%). Data la capacità di posti in calo del 6%, la compagnia ha raggiunto un Passenger Seat Factor del 78,5%. Lo sviluppo positivo del Passenger Seat Factor, rispetto al 76,8% dell’anno scorso, riflette la capacità gestionale di successo della compagnia e una positiva domanda di viaggi in quasi tutti i mercati, fino allo scoppio del COVID-19 nell’ultimo trimestre.
Lo Sceicco Ahmed bin Saeed Al Maktoum, Presidente e CEO di Emirates Airline e del Gruppo, ha dichiarato: “Per i primi 11 mesi del 2019/2020, Emirates e dnata hanno registrato risultati positivi, ed eravamo sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi aziendali prefissati. Tuttavia, a partire da metà febbraio, lo scenario è rapidamente mutato, nel momento in cui la pandemia di COVID-19 si è diffusa in tutto il mondo, causando un brusco e straordinario calo della domanda di viaggi aerei internazionali, mentre i Paesi chiudevano i loro confini e imponevano severe restrizioni sui viaggi.”
Nel 2019/20, il Gruppo ha complessivamente investito 11,7 miliardi di Dirham (3,2 miliardi di dollari) in nuovi aeromobili e attrezzature, nell’acquisizione di società, in strutture moderne, nelle più recenti tecnologie e in iniziative per il personale, con una decrescita rispetto alla spesa di investimento record dell’anno scorso di 14,6 miliardi di Dirham (3,9 miliardi di dollari). Ha inoltre continuato a investire risorse a favore delle comunità, in iniziative ambientali e in programmi di incubazione che promuovono talento e innovazione, a sostegno della crescita futura del settore. Nel Salone aeronautico di Dubai 2019, tenutosi nel mese di novembre, Emirates ha effettuato un ordine pari a 16 miliardi di dollari per 50 A350 XWBm e un ordine di 8,8 miliardi di dollari per 30 aeromobili Boeing 787 Dreamliner.
I principali investimenti invece di dnata nel corso dell’anno includono la significativa espansione delle capacità di catering nel Nord America, con l’introduzione di nuove attività a Vancouver, Houston, Boston, Los Angeles e San Francisco. Inoltre, ha completato l’acquisto della rimanente quota di Alpha LSG, così da diventare l’unico azionista della maggiore compagnia di catering, vendita al dettaglio e logistica a bordo del Regno Unito. A integrazione della crescita organica del network, ha inoltre sottoscritto un nuovo accordo di codeshare con Spicejet, che fornirà ai clienti Emirates maggiori opzioni di connettività in India. Inoltre, Emirates ha ampliato la propria connettività globale e la proposta verso i clienti mediante accordi di interlinea con Vueling, aggiungendo collegamenti a oltre 100 destinazioni in Europa attraverso Barcellona, Madrid, Roma e Milano. Non solo, assieme alla compagnia aerea low-cost turca Pegasus Airline (PC) offre ai clienti collegamenti su rotte selezionate della compagnia turca, mentre con Interjet Airlines apre nuove rotte per i passeggeri che viaggiano tra Messico, il Golfo Persico, il Medioriente e oltre.
Festeggiamenti per i due anni della sua partnership strategica e di successo con Flydubai: oltre 5,3 milioni di passeggeri hanno usufruito della continua connettività sulla rete Emirates e flydubai, da quando entrambe le compagnie aeree con sede a Dubai hanno avviato la loro partnership a ottobre 2017. Nel frattempo, Emirates SkyCargo ha continuato a offrire ottime performance in un mercato altamente competitivo, contribuendo al 13% del fatturato totale della compagnia aerea. Con una domanda del trasporto aereo delle merci debole per la maggior parte dell’anno, ha registrato un fatturato di 11,2 miliardi di Dirham (3,1 miliardi di dollari), con un calo del 14% rispetto allo scorso anno.
Dnata ha registrato invece un netto calo degli utili (57%), pari a 618 milioni di Dirham (168 milioni di dollari). Nel corso dell’anno, ha inoltre annunciato di avere in programma una nuova struttura di catering a Manchester, nel Regno Unito e una significativa partnership per gestire le attività di catering di Aer Lingus e servire tutti i suoi voli da Dublino, in Irlanda.

 

 

Redattore: Davide Acierno

Fonte della notizia: Ufficio Stampa Emirates

Foto di copertina di Carlo Dedoni

 

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Il Gruppo Emirates annuncia il 32esimo anno consecutivo di profitti

Il Gruppo Emirates ha oggi annunciato il suo 32esimo anno consecutivo di profitti, a fronte di un calo nel fatturato principalmente dovuto alla riduzione delle operazioni durante la chiusura prevista della pista dell’Aeroporto Internazionale di Dubai nel primo trimestre, e all’impatto delle restrizioni sui voli e i viaggi connesse alla pandemia di COVID-19 nel quarto trimestre.
Pubblicato il suo Report annuale 2019/20, l’azienda ha registrato un utile di 1,7 miliardi di Dirham (456 milioni di dollari) per l’ultimo anno fiscale, che termina il 31 marzo 2020, in calo del 28% rispetto allo scorso anno. Il fatturato del Gruppo ha raggiunto 104 miliardi di Dirham (28,3 miliardi di dollari), con un decremento del 5% rispetto ai risultati dello scorso anno. Nel complesso, il traffico passeggeri è diminuito, con 56,2 milioni di passeggeri trasportati da Emirates (con un calo del 4%). Data la capacità di posti in calo del 6%, la compagnia ha raggiunto un Passenger Seat Factor del 78,5%. Lo sviluppo positivo del Passenger Seat Factor, rispetto al 76,8% dell’anno scorso, riflette la capacità gestionale di successo della compagnia e una positiva domanda di viaggi in quasi tutti i mercati, fino allo scoppio del COVID-19 nell’ultimo trimestre.
Lo Sceicco Ahmed bin Saeed Al Maktoum, Presidente e CEO di Emirates Airline e del Gruppo, ha dichiarato: “Per i primi 11 mesi del 2019/2020, Emirates e dnata hanno registrato risultati positivi, ed eravamo sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi aziendali prefissati. Tuttavia, a partire da metà febbraio, lo scenario è rapidamente mutato, nel momento in cui la pandemia di COVID-19 si è diffusa in tutto il mondo, causando un brusco e straordinario calo della domanda di viaggi aerei internazionali, mentre i Paesi chiudevano i loro confini e imponevano severe restrizioni sui viaggi.”
Nel 2019/20, il Gruppo ha complessivamente investito 11,7 miliardi di Dirham (3,2 miliardi di dollari) in nuovi aeromobili e attrezzature, nell’acquisizione di società, in strutture moderne, nelle più recenti tecnologie e in iniziative per il personale, con una decrescita rispetto alla spesa di investimento record dell’anno scorso di 14,6 miliardi di Dirham (3,9 miliardi di dollari). Ha inoltre continuato a investire risorse a favore delle comunità, in iniziative ambientali e in programmi di incubazione che promuovono talento e innovazione, a sostegno della crescita futura del settore. Nel Salone aeronautico di Dubai 2019, tenutosi nel mese di novembre, Emirates ha effettuato un ordine pari a 16 miliardi di dollari per 50 A350 XWBm e un ordine di 8,8 miliardi di dollari per 30 aeromobili Boeing 787 Dreamliner.
I principali investimenti invece di dnata nel corso dell’anno includono la significativa espansione delle capacità di catering nel Nord America, con l’introduzione di nuove attività a Vancouver, Houston, Boston, Los Angeles e San Francisco. Inoltre, ha completato l’acquisto della rimanente quota di Alpha LSG, così da diventare l’unico azionista della maggiore compagnia di catering, vendita al dettaglio e logistica a bordo del Regno Unito. A integrazione della crescita organica del network, ha inoltre sottoscritto un nuovo accordo di codeshare con Spicejet, che fornirà ai clienti Emirates maggiori opzioni di connettività in India. Inoltre, Emirates ha ampliato la propria connettività globale e la proposta verso i clienti mediante accordi di interlinea con Vueling, aggiungendo collegamenti a oltre 100 destinazioni in Europa attraverso Barcellona, Madrid, Roma e Milano. Non solo, assieme alla compagnia aerea low-cost turca Pegasus Airline (PC) offre ai clienti collegamenti su rotte selezionate della compagnia turca, mentre con Interjet Airlines apre nuove rotte per i passeggeri che viaggiano tra Messico, il Golfo Persico, il Medioriente e oltre.
Festeggiamenti per i due anni della sua partnership strategica e di successo con Flydubai: oltre 5,3 milioni di passeggeri hanno usufruito della continua connettività sulla rete Emirates e flydubai, da quando entrambe le compagnie aeree con sede a Dubai hanno avviato la loro partnership a ottobre 2017. Nel frattempo, Emirates SkyCargo ha continuato a offrire ottime performance in un mercato altamente competitivo, contribuendo al 13% del fatturato totale della compagnia aerea. Con una domanda del trasporto aereo delle merci debole per la maggior parte dell’anno, ha registrato un fatturato di 11,2 miliardi di Dirham (3,1 miliardi di dollari), con un calo del 14% rispetto allo scorso anno.
Dnata ha registrato invece un netto calo degli utili (57%), pari a 618 milioni di Dirham (168 milioni di dollari). Nel corso dell’anno, ha inoltre annunciato di avere in programma una nuova struttura di catering a Manchester, nel Regno Unito e una significativa partnership per gestire le attività di catering di Aer Lingus e servire tutti i suoi voli da Dublino, in Irlanda.

 

 

Redattore: Davide Acierno

Fonte della notizia: Ufficio Stampa Emirates

Foto di copertina di Carlo Dedoni

 

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