Nuove linee guida sul trasporto aereo anche in Italia: ecco come cambia da lunedì 15 giugno il nostro modo di volare
Nel DPCM dello scorso 11 giugno 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Serie Serie Generale n.147 del 11-06-2020, il Governo aggiorna le precedenti disposizioni in materia di contenimento dell’epidemia da COVID-19 e ne annuncia di nuove con importanti novità che riguardano, tra le altre cose, anche il trasporto aereo. Le nuove misure hanno validità a partire da lunedì 15 giugno 2020.
In particolare l’Allegato 15 e l’annesso Allegato tecnico al DPCM forniscono una serie di importanti indicazioni organizzative sul trasporto aereo nonché linee guida per gli utenti.
Per quanto riguarda nello specifico l’Allegato 15, si richiamano quelle misure di carattere generale che da un lato rappresentano le basi di prevenzione e limitazione dei rischi di contagio e dall’altro richiamano i cittadini alle loro responsabilità individuali nell’adottare comportamenti adeguati e prudenti. Le misure generali sono quelle di in questi mesi abbiamo spesso sentito parlare: sanificazione e igienizzazione di locali e mezzi, installazione di dispenser di soluzioni disinfettanti per i passeggeri, obbligo di mascherina, incentivazione dei sistemi di prenotazione e vendita biglietti online, misurazione della temperatura corporea dei passeggeri, informazione e comunicazione sul corretto uso di DPI e sui corretti comportamenti, interventi gestionali per evitare affollamenti e minimizzare i contatti negli accessi alle aree aeroportuali, in occasione degli imbarchi e sbarchi e durante le altre fasi di transito nell’aeroporto, rispetto del distanziamento a bordo ove realizzabile e non necessario se i viaggiatori risiedono nella stessa unità abitativa.
Nell’Allegato tecnico si trovano ulteriori misure e linee guida specifiche per il settore aereo che riguardano dunque il corretto approccio comportamentale e organizzativo in aeroporto e a bordo degli aeromobili. Tali misure sono quindi rivolte sia ai gestori aeroportuali e ai vettori, ma anche ai viaggiatori e accolgono quanto già previsto dalle linee guida di ICAO (vedi articolo) ed EASA (vedi articolo) di cui abbiamo parlato nelle scorse settimane.
E’ prevista dunque una regolamentazione dell’accesso alle aerostazioni con una netta separazione delle porte di entrata e di uscita al fine di evitare l’incrocio di flussi di utenti aeroportuali, si richiedono inoltre interventi organizzativi ai gestori aeroportuali e agli operatori per evitare affollamenti negli spazi aeroportuali comuni e più a rischio assembramento (ad esempio contingentamento degli accessi in aeroporto, sviluppo di percorsi a senso unico fino ai gate).
Rimane l’obbligo di obbligo di distanziamento interpersonale di un metro a bordo degli aeromobili, all’interno dei terminal e di tutte le altre facility aeroportuali (come i bus per trasporto passeggeri sottobordo); tuttavia viene consentito derogare al distanziamento interpersonale di un metro a bordo degli aeromobili, nel caso in cui l’aria a bordo sia rinnovata ogni tre minuti e i flussi siano verticali e siano adottati i filtri EPE (in quanto tali precauzioni consentono una elevatissima purificazione dell’aria), nonché nei casi in cui siano adottati specifici protocolli di sicurezza sanitaria come la misurazione della temperatura prima dell’accesso all’aeromobile e il divieto di salita a bordo in caso di temperatura superiore a 37,5 °C. Sempre ai fini della deroga al distanziamento, è previsto l’obbligo di mascherine a bordo il cui uso non deve superare le quattro ore (oltre tale termine quali deve essere assicurata la sua sostituzione), si devono inoltre disciplinare le salite e le discese dall’aeromobile e la collocazione dei posti al fine di evitare contatti stretti tra i viaggiatori in ogni fase di movimentazione ed è richiesto ai passeggeri di acquisire prima dell’imbarco (al momento del check in online o in aeroporto o comunque prima di salire a bordo) una specifica autocertificazione che attesti di non aver avuto contatti stretti con persone affette da COVID-19 negli ultimi due giorni, prima dell’insorgenza dei sintomi e fino a 14 giorni dopo l’insorgenza dei medesimi.
Ai passeggeri viene richiesto l’impegno, al fine di definire la tracciabilità dei contatti, di comunicare anche al vettore e all’autorità sanitaria territoriale competente l’insorgenza di sintomatologia COVID-19 comparsa entro otto giorni dallo sbarco dall’aeromobile. Le nuove linee guida impongono inoltre il divieto di portare sull’aeromobile bagagli a mano di grandi dimensioni, al fine di limitare al massimo gli spostamenti e i movimenti nell’ambito dello stesso aeromobile.
Nelle operazioni di sbarco e imbarco dei passeggeri si deve utilizzare, laddove possibile, il finger in via prioritaria e in caso di trasporto tramite navetta bus, va evitato l’affollamento a bordo, prevedendo una riduzione del 50% della capienza massima prevista per gli automezzi e una durata della corsa comunque inferiore ai 15 minuti, garantendo il più possibile l’areazione naturale del mezzo.
Ai gestori aeroportuali ed ai vettori nelle aree ad essi riservate viene richiesta la predisposizione di specifici piani per assicurare il massimo distanziamento delle persone nell’ambito degli spazi interni e delle infrastrutture disponibili. In particolare, nelle aree soggette a formazione di code deve essere implementata idonea segnaletica a terra e cartellonistica che invitino i passeggeri a mantenere il distanziamento fisico.
Rimane l’obbligo di indossare la mascherina (che ricordiamo va sostituita ogni quattro ore in caso in cui sia ammessa la deroga al distanziamento interpersonale di 1 metro) e a gestori e vettori viene richiesta l’attività di igienizzazione e sanificazione di terminal ed aeromobili, anche più volte al giorno in base al traffico dell’aerostazione e sugli aeromobili, con specifica attenzione a tutte le superfici che possono essere toccate dai passeggeri in circostanze ordinarie. Tutti i gate di imbarco, inoltre, dovrebbero essere dotati di erogatori di gel disinfettante.
Le linee guida prevedono che gli impianti di climatizzazione siano gestiti con procedure e tecniche miranti alla prevenzione della contaminazione batterica e virale e richiedono, infine, l’introduzione di termo-scanner per i passeggeri sia in arrivo che in partenza, secondo modalità da determinarsi di comune accordo tra gestori e vettori nei grandi hub aeroportuali. In linea di massima, viene suggerito che i controlli della temperatura all’ingresso dei filtri di sicurezza o al terminal d’imbarco, per le partenze, ed alla discesa dall’aereo per gli arrivi in tutti gli aeroporti.
Articolo e foto di Carlo Dedoni