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Nuovo DPCM del Governo: sì ai bagagli a mano, confermato il divieto di accesso dai paesi a rischio

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo DPCM del 14 luglio 2020 recante le misure urgenti per contrastare l’emergenza sanitaria. Se da un lato il decreto conferma le misure previste dai precedenti atti normativi del governo, esso introduce alcune novità relative al trasporto pubblico.
Per il settore del trasporto aereo il DPCM prevede nell’Allegato 2 le già note misure di prevenzione e contenimento che riguardano sia il corretto utilizzo delle aerostazioni e degli aeromobili, nonché le misure di distanziamento sociale, la sanificazione e le indicazioni di comportamento per i passeggeri stessi. La novità introdotta dal DPCM per quanto riguarda il trasporto aereo è, come era stato già anticipato nei giorni scorsi da numerosi organi di stampa nazionale, il via libera ai bagagli a mano in cappelliera. In particolare il decreto ammette che i vettori possano definire con i gestori aeroportuali “specifiche procedure che consentano l’imbarco del bagaglio a mano di dimensioni consentite per la collocazione nelle cappelliere dell’aeromobile”. Il decreto sottolinea come vadano messe in atto idonee misure di imbarco e di discesa selettive, in relazione ai posti assegnati a bordo dell’aeromobile, garantendo i dovuti tempi tecnici operativi al fine di evitare assembramenti nell’imbarco e nella discesa e riducendo al minimo le fasi di movimentazione come, ad esempio, la chiamata individuale dei passeggeri al momento dell’imbarco e della discesa, in modo da evitare contatti in prossimità delle cappelliere.
Il DPCM inoltre prevede che gli indumenti personali (giacca, cappotto, maglione eccetera) che debbano essere collocati in cappelliera, dovranno essere custoditi in un apposito contenitore monouso, consegnato dal vettore al momento dell’imbarco, per evitare il contatto tra gli indumenti personali dei viaggiatori nelle stesse cappelliere.
Nessuna apertura invece, in merito al divieto di ingresso e transito in Italia per chi proviene o ha soggiornato (nei 14 giorni precedenti) in Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana.
Nel suo intervento in Aula, il Ministro della Salute, Roberto Speranza ha sottolineato come questi 13 paesi siano le nazioni con un’alta percentuale di incidenza del virus in rapporto alla popolazione ed una resilienza molto bassa dei sistemi di prevenzione e controllo. Al fine di garantire un adeguato livello di protezione sanitaria sono sospesi anche i voli diretti e indiretti da e per i paesi indicati nell’Ordinanza emanata il 9 luglio (vedi articolo). Per tutti gli arrivi dai Paesi extra Ue ed extra Schengen è stata confermata la quarantena di 14 giorni come misura precauzionale per evitare la diffusione del contagio.

 

 

 

Articolo e foto di Carlo Dedoni

 

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