Programma F-35: nel 2020 consegnati 123 nuovi velivoli

La scorsa settimana Lockheed Martin ha consegnato il 123mo velivolo F-35 del 2020. Si tratta di un F-35A, variante a decollo e atterraggio convenzionale (CTOL), costruito presso la FACO (Final Assembly and Checkout) di Cameri, in Italia, e consegnato all’Aeronautica Militare.
Nel 2020, 74 F-35 sono stati consegnati alle forze armate degli Stati Uniti, 31 alle nazioni partner internazionali e 18 ai clienti del programma statunitense per la vendita di equipaggiamenti militari all’estero (Foreign Military Sales).
In conseguenza dei ritardi nella catena di fornitura causati dal COVID-19, a maggio gli obiettivi di consegna annuali sono stati rivisti da 141 a 117-123 velivoli, con l’obiettivo di evitare fluttuazioni, che avrebbero determinato un aumento dei costi di produzione e creato ulteriori ritardi e difficoltà.
“Il team dell’F-35 ha saputo rispondere con rapidità alle sfide poste dalla pandemia di COVID-19 per continuare a fornire le ineguagliabili capacità che l’F-35 porta alle Forze Armate,” ha commentato Bill Brotherton, vicepresidente e general manager del programma F-35 ad interim. “Il raggiungimento di questo obiettivo fondamentale nel mezzo di una pandemia globale è una testimonianza del duro lavoro e della dedizione di tutta la squadra e dell’attenzione ai bisogni dei nostri clienti.”
Lockheed Martin ha preso misure proattive per mitigare l’impatto del COVID-19 sulla filiera e per assicurare al programma la più rapida ripresa possibile, rivedendo gli orari di lavoro dei dipendenti, mantenendo le competenze specializzate dei lavoratori e garantendo pagamenti veloci ai piccoli fornitori più esposti. Lockheed Martin ha accelerato le procedure di pagamento per oltre 400 fornitori dell’F-35 in 45 Stati e a Porto Rico.
Anche se nel breve termine il COVID-19 avrà un impatto sulla produzione, il programma F-35 prosegue diligentemente ed è in linea con il raggiungimento degli obiettivi di ripresa stabiliti congiuntamente dal governo e dall’industria per i prossimi anni.
“Con oltre 600 velivoli operativi da 26 basi e navi in tutto il mondo, l’F-35 svolge oggi un ruolo fondamentale per la sicurezza globale.” Sottolinea un comunicato del costruttore statunitense. “Oltre 1.200 piloti e 10.000 addetti alla manutenzione sono stati formati e la flotta di F-35 ha superato le 350.000 ore di volo cumulative. Nove nazioni hanno F-35 operativi da basi sul loro territorio, nove forze armate hanno dichiarato la capacità operativa iniziale (Initial Operational Capability) e sei hanno utilizzato gli F-35 in operazioni di combattimento. L’US Air Force ha schierato gli F-35 per 18 mesi consecutivi da aprile 2019 fino a ottobre 2020 nell’Area di Responsabilità del CENTCOM (US Central Command) con l’utilizzo di centinaia di sistemi d’arma a supporto dei militari statunitensi e dei loro alleati.”
Tra i traguardi raggiunti quest’anno anche la messa in campo dell’Operational Data Integrated Network (ODIN), il proseguimento del sistema ALIS (Autonomic Logistics Information System), con risultati iniziali definiti eccellenti. Il sistema sarà pienamente operativo nel 2022.
“Il tasso di velivoli mission capable ha continuato a migliorare nel corso del 2020, raggiungendo tassi superiori al 70% per tutta la flotta, e anche più elevati per le unità schierate.” Sottolinea Lockheed Martin. “L’F-35 ha inoltre dimostrato le sue capacità in operazioni congiunte All-Domain, con varie esercitazioni che hanno sottolineato l’abilità del velivolo nel raccogliere, decifrare e condividere informazioni con varie piattaforme.”

 

 

Redattore: Carlo Dedoni

Fonte della notizia: Ufficio Stampa Lockheed Martin
Foto di copertina di Elisabetta Puggioni

 

 

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