Accordo trilaterale tra Italia, Regno Unito e Svezia per lo sviluppo del nuovo sistema aereo Tempest
E’ stato sottoscritto nei giorni scorsi dal Ministro della Difesa italiano, Lorenzo Guerini, insieme al Segretario di Stato per la Difesa del Regno Unito Ben Wallace e della Svezia Peter Hultkvist, un accordo trilaterale per lo sviluppo del nuovo sistema d’arma Tempest destinato a comporre la componente della Difesa Aerea del futuro e che in un comunicato della Difesa viene definito “determinante per gli equilibri delle capacità militari e industriali a livello europeo e globale.”
L’accordo, denominato Future Combat Air System Cooperation MoU (Memorandum of Understanding), è stato firmato lo scorso 21 dicembre e disciplina i principi generali per una collaborazione paritaria tra i tre paesi e riguarda tutte le attività comprese la ricerca, lo sviluppo e il joint concepting necessarie ai governi per operare la scelta dell’acquisizione di un sistema aereo avanzato in sostituzione dell’Eurofighter. All’accordo seguiranno i Project Arrangement e la fase di Full Development, attualmente prevista a partire dal 2025.
“Il programma Tempest figura tra i programmi prioritari della Difesa.” Spiega il comunicato. “Nel Documento Programmatico Pluriennale, recentemente presentato al Parlamento, una prima importante linea di finanziamento per la partecipazione italiana a Tempest é stata chiaramente individuata nell’ambito del programma Eurofighter, per consentire il concreto avvio delle attività., attraverso la cosiddetta transizione “Typhoon to Tempest”.
Secondo la Difesa, l’accordo FCASC MoU sottoscritto tra le uniche nazioni europee che conoscono, producono e utilizzano già tecnologie aeronautiche di 5ª generazione, base necessaria per la costruzione dei futuri velivoli, consentirà di valorizzare l’industria nazionale, garantendo l’accrescimento del know-how in un settore pregiato come quello delle tecnologie abilitanti ai velivoli di sesta generazione.
“In tale contesto,” sottolinea il comunicato del Ministero, “un ulteriore fattore di crescita economica per il paese sarà rappresentato dal coinvolgimento delle piccole e medie imprese nazionali e il programma Tempest potrà riversare i propri effetti benefici anche sull’aspetto occupazionale nel settore dell’industria della difesa, nei Centri di Ricerca e nelle Università.”
Sempre nell’ambito della realizzazione dei velivoli di sesta generazione l’Italia ritiene auspicabile, come pure altri paesi partecipanti sia a Tempest sia al progetto FCAS trilaterale (Francia, Germania e Spagna) l’opportunitá di valutare nel tempo una possibile convergenza dei due programmi, per rendere il prodotto europeo ulteriormente competitivo su scala globale, anche per non rischiare l’avvio di una concorrenza tra gruppi europei, non facilmente sostenibile e che rischierebbe probabilmente di andare a beneficio di altri attori regionali con capacità globali, che stanno sviluppando analoghe tecnologie.
Redattore: Carlo Dedoni
Fonte della notizia: Ufficio Stampa Ministero della Difesa
Foto di copertina Copyright BAE Systems