L’Aeroporto di Milano Bergamo si conferma prima base italiana di Ryanair
Ryanair ha annunciato oggi i nuovi investimenti nella sua base di Milano Bergamo – la più grande in Italia – con un ulteriore aeromobile basato, oltre 600 voli settimanali e 100 rotte in totale, di cui due nuove per Banja Luka (Bosnia) e Belfast City (Irlanda del Nord). Nel complesso, dunque, la compagnia aerea baserà a Bergamo 20 aeromobili Boeing 737.
Il CEO di Ryanair, Eddie Wilson, ha dichiarato: “Grazie all’implementazione dei programmi di vaccinazione che continuerà nei prossimi mesi, il traffico aereo è destinato a crescere questa estate e siamo lieti di annunciare un ulteriore aereo con base a Milano Bergamo, la base più grande di Ryanair in Italia con 20 aeromobili in totale. Questa capacità aggiuntiva fornirà oltre 600 voli settimanali e 100 rotte in totale, comprese due nuove rotte per Banja Luka e Belfast City come parte del nostro operativo dell’estate italiana ’21. Nonostante l’impatto della pandemia, Bergamo ha enormi potenzialità e resilienza e siamo sicuri che la regione vedrà una pronta ripresa supportata dal trasporto aereo.”
Giacomo Cattaneo, Direttore Aviation SACBO, la società che gestisce l’Aeroporto di Milano Bergamo, ha dichiarato: “Accogliamo con soddisfazione i programmi di Ryanair sull’aeroporto di Milano Bergamo per l’estate ’21, che vede crescere il numero delle rotte, con l’introduzione del primo collegamento di linea verso la Bosnia Erzegovina dal nostro scalo e la crescita delle direttrici con l’Irlanda del Nord. C’è piena fiducia nella ripresa dell’abitudine a volare e l’offerta crescente di voli sarà in grado di soddisfare la domanda di viaggio, in sicurezza, dopo tutti i mesi in cui le persone non hanno potuto spostarsi. Siamo entusiasti di intensificare l’attività operativa grazie anche al maggiore numero di voli che Ryanair ha annunciato. Saranno un importante volano anche per l’economia del territorio e dell’intera nostra Regione.”
Redattore: Elisabetta Puggioni
Fonte della notizia: Ufficio Stampa Ryanair
Foto di copertina di Carlo Dedoni