IATA: Cielo Unico Europeo a rischio senza supporto degli stati
La IATA (International Air Transport Association) lancia l’allarme sul rischio di collasso del progetto di riforma del sistema del traffico aereo europeo, denominato Cielo Unico Europeo (Single European Sky – SES), se gli stati non supporteranno le proposte della Commissione Europea per il riavvio dell’iniziativa ora in stallo.
“La Commissione Europea sta cercando di spiegare i benefici del SES dall’inizio degli anni 2000. Ma l’inazione degli stati ha fatto sì che nessuno dei suoi obiettivi sia stato raggiunto. Una nuova legislazione, come proposto dalla Commissione, è l’unico modo per forzare la riforma e i miglioramenti che sono drammaticamente necessari. Ma l’intransigenza e l’egoismo degli stati chiave dell’UE e dei loro fornitori di servizi di navigazione aerea (ANSP) minaccia di far crollare l’ultimo sforzo della Commissione,” ha detto Willie Walsh, direttore generale della IATA.
L’associazione internazionale del trasporto aereo considera il progetto del Cielo Unico Europeo come sicuro, sostenibile e efficiente, e ricorda tre vantaggi che da esso deriverebbero:
- Un miglioramento della sicurezza di un fattore di dieci.
- Maggiore capacità e meno ritardi, con una spinta di 245 miliardi di euro al PIL europeo e un milione di posti di lavoro in più all’anno dal 2035
- Un taglio del 10% delle emissioni dell’aviazione nell’UE, a sostegno del Green Deal europeo.
Secondo Walsh, con la crisi da COVID-19 il guadagno di efficienza derivante dal SES un fattore più critico che mai per la ripresa del settore e la stessa crisi climatica che stiamo vivendo rende essenziali misure sulla sostenibilità. “L’Europa parla bene dell’importanza della sostenibilità e della competitività.” Ha dichiarato Walsh. “È ora di mettere un’azione dietro a quelle parole, implementando il SES. Se il peso combinato della crisi climatica e della crisi da COVID-19 non sono fattori sufficientemente convincenti per l’avvio SES, è difficile sapere cosa potrebbe esserlo.”
Secondo la IATA, uno dei maggiori problemi finora riscontrati dal SES dipende dagli ANSP che hanno avuto obiettivi inadeguati e una insufficiente supervisione indipendente.
“La proposta della Commissione fornisce un rimedio dando alle autorità di regolamentazione il potere di far rispettare solidi obiettivi di performance. ” Sottolinea la IATA in un comunicato ribadendo il suo sostegno agli sforzi della Commissione e di alcuni stati che si occupano delle riforme in un pacchetto che include:
- La creazione di regolatori economici nazionali, che siano adeguatamente potenti e indipendenti, e un’agenzia di regolamentazione a livello europeo;
- il rafforzamento del Network Manager paneuropeo per migliorare l’efficienza, che aiuterà a ridurre i ritardi e le emissioni.
“Il controllo del traffico aereo è un business monopolistico. In ogni altro settore commerciale, i fornitori monopolistici sono soggetti a una forte regolamentazione indipendente, ma non nel controllo del traffico aereo.” Ha evidenziato Walsh. “Gli stati europei fanno dichiarazioni grandiose sull’azione per il clima, ma si rifiutano di sostenere riforme di buon senso che costringerebbero gli ANSP a rendere le rotte più efficienti. E, ignari della perdita collettiva di 27 miliardi di euro subita dalle compagnie aeree europee l’anno scorso, gli ANSP europei chiedono ulteriori aumenti di prezzo mentre sono beneficiano di almeno 2,5 miliardi di euro di liquidità. Questa è pura follia. Ma, invece di guidare le soluzioni in questo momento critico, molti stati si stanno posizionando per bloccare le riforme e corriamo il grave pericolo di tornare indietro.”
Secondo la IATA infatti molti stati europei stanno pensando di bloccare le riforme in favore di una visione alternativa che indebolirebbe gli obiettivi e la supervisione normativa rispetto a ciò che è attualmente in vigore. Questo, denuncia l’associazione internazionale del trasporto aereo, potrebbe far crollare l’intero pacchetto di riforme.
“Un fallimento così catastrofico della proposta della Commissione richiederebbe anni per una ripresa. Avremmo perso una vera opportunità di cambiamento quando sarebbe stato di vitale importanza. E l’ambiente e l’economia europea ne pagheranno un alto prezzo, insieme ai viaggiatori e alle compagnie aeree. È ora che gli Stati mettano fine ad anni di manovre politiche miopi e di paralisi amministrativa e sostengano la proposta della Commissione di realizzare finalmente un cielo unico europeo”, ha concluso Walsh.
La IATA invita i ministri dei trasporti ad adottare al prossimo Consiglio dei Trasporti del 3 giugno un approccio generale più ambizioso in linea con la proposta della Commissione.
Redattore: Carlo Dedoni
Fonte della notizia: Ufficio Stampa IATA
Foto di copertina di Salvatore Cossu