La IATA plaude alle raccomandazioni dell’OMS sui viaggi internazionali
La IATA esorta i governi a rispettare le raccomandazioni sui viaggi internazionali del Comitato di Emergenza del Regolamento Sanitario Internazionale (2005) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sui test e la gestione del rischio durante la pandemia di COVID-19.
In particolare, la IATA ha evidenziato le seguenti raccomandazioni per gli stati:
- “Non richiedere la prova della vaccinazione come condizione di ingresso”.
La IATA ritiene che la libertà di viaggiare tra gli stati non dovrebbe essere limitata a coloro che possono essere vaccinati. Secondo l’associazione internazionale del trasporto aereo l’apertura, delle frontiere non deve limitarsi solo a coloro che sono stati vaccinati, ma sarebbe necessario che anche i test avessero un ruolo chiave per favorire i viaggi anche nei casi in cui le vaccinazioni non sono state ancora possibili. Per la IATA test e vaccinazione sono misure chiave per gli stati per riaprire in modo sicuro le loro frontiere e ripristinare la libertà di movimento gestendo nel contempo i rischi per la salute pubblica. - “Implementare approcci coordinati, limitati nel tempo, basati sul rischio e sull’evidenza per le misure sanitarie in relazione al traffico internazionale”.
La IATA sostiene fortemente le misure basate sul rischio per gestire in sicurezza i viaggi internazionali. La maggior parte degli scienziati crede che il COVID-19 diventerà endemico e che la società dovrà imparare a convivere con il virus. L’industria del trasporto aereo gestisce molteplici rischi – tecnici, naturali, geopolitici, ecc. In linea con questa raccomandazione, la IATA continua a chiedere ai governi di lavorare con il settore per stabilire piani per ricollegare in modo sicuro i loro popoli e le loro economie attraverso il trasporto aereo sulla base di chiari parametri di riferimento per la riapertura e protocolli di test/vaccinazione per gestire i rischi. - “Ridurre l’onere finanziario sui viaggiatori internazionali per le misure come i test, l’isolamento/quarantena e la vaccinazione, in conformità con l’articolo 40 del regolamento sanitario internazionale”.
La IATA crede fermamente che le misure di salute pubblica imposte dai governi per gestire i rischi del COVID-19 non dovrebbero essere una barriera finanziaria al viaggio. Gli Stati hanno concordato che il costo delle misure obbligatorie come i test dovrebbe essere sostenuto dal governo nell’articolo 40 del Regolamento Sanitario Internazionale.
“Questo non dovrebbe essere dimenticato in una pandemia.” Sottolinea l’associazione. “Con il costo del test PCR a 100 dollari nella fascia bassa e la richiesta di test multipli per un singolo viaggio, questo potrebbe facilmente rendere il volo inaccessibile per gli individui e le famiglie – invertendo decenni di progresso per rendere la libertà di viaggiare più accessibile. Lo stesso vale per le misure di quarantena quando sono imposte dai governi.” - “Dare la priorità alla vaccinazione per i marittimi e gli equipaggi aerei”.
La IATA sostiene fortemente la raccomandazione di dare la priorità alla vaccinazione degli equipaggi aerei. Questa azione protegge gli equipaggi e supporta l’efficienza delle operazioni. Questo è un aspetto critico durante la crisi per le catene di approvvigionamento globale che trasportano vaccini, medicine e attrezzature mediche necessarie per combattere il virus.
“Se implementate, queste raccomandazioni aiuteranno i governi a gestire i rischi del COVID-19, a mantenere i loro cittadini al sicuro e a proteggere milioni di posti di lavoro che sono a rischio. L’obiettivo è quello di tornare in modo sicuro a vite più normali, compresa la libertà di viaggiare, pur gestendo i rischi del COVID-19 che probabilmente saranno con noi per qualche tempo. Le compagnie aeree sono esperte nella gestione dei rischi. È alla base delle loro operazioni quotidiane sicure e affidabili. I governi dovrebbero attingere alle capacità dell’industria aerea per aiutarli a implementare misure efficienti per i test e le vaccinazioni che possano sostituire lo strumento controproducente della quarantena. Questo potrebbe tranquillamente portarci verso un mondo più normale con la libertà di viaggiare e l’opportunità di guadagnarsi da vivere nel settore del trasporto aereo”, ha detto Willie Walsh, direttore generale della IATA.
Nelle sue raccomandazioni, il Comitato di Emergenza ha anche auspicato che “l’OMS produca una guida provvisoria e strumenti relativi alla standardizzazione della documentazione cartacea e digitale delle misure di riduzione del rischio COVID-19 legate ai viaggi (stato di vaccinazione, test SARS-COV-2 e stato di recupero dal COVID-19) nel contesto dei viaggi internazionali”.
La IATA sostiene pienamente questa raccomandazione e sottolinea come standard globali sicuri per le credenziali sanitarie di viaggio siano fondamentali per evitare le frodi e facilitare l’elaborazione efficiente dei passeggeri quando i viaggi aumentano.
“Il settore è pronto con lo IATA Travel Pass per gestire la documentazione su vaccinazione e test per i viaggi.” Spiega l’associazione internazionale per il trasporto aereo. “Anche i governi stanno producendo applicazioni simili per conto loro. Ma senza standard globali, questi sforzi rimarranno disgiunti e non raggiungeranno mai il loro pieno potenziale.”
A tal proposto Willie Walsh ha evidenziato come un accordo su uno standard digitale per la documentazione su vaccinazioni e test rappresenti un passaggio importante. Per il direttore generale della IATA, la mancanza di standard riconosciuti a livello globale su vaccinazioni e test rappresenterebbe un pericolo che alimenterebbe la frustrazione dei viaggiatori e le azioni fraudolente.
“Il lavoro deve essere accelerato o l’eventuale ripartenza sarà sconfitta da montagne di carta”, ha concluso Walsh.
Redattore: Carlo Dedoni
Fonte della notizia: Ufficio Stampa IATA
Foto di copertina di Carlo Dedoni