ENAC istituisce un gruppo di lavoro sui costi accessori per la scelta dei posti a bordo

Nei giorni scorsi l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) ha istituito un gruppo di lavoro con il compito di accertare, entro 20 giorni, la correttezza delle pratiche commerciali che vedono l’imposizione di costi accessori per la scelta posti a bordo, al fine di valutarne l’esigenza di conseguenti provvedimenti sanzionatori.
Il gruppo di lavoro è chiamato a verificare, partendo dalle segnalazioni pervenute dai passeggeri, l’ammissibilità delle procedure attuate da varie compagnie aeree low cost che chiedono il pagamento di una tariffa aggiuntiva, a volte superiore al costo del biglietto, per consentire ai genitori di sedersi accanto ai propri figli minori, e ai familiari di stare accanto a persone disabili e a ridotta mobilità.
In tale contesto, l’ENAC tende a ribadire la centralità del passeggero all’interno del sistema dell’aviazione civile liberalizzato, evidenziando come nella propria Mission istituzionale vi sia la tutela dei diritti e la qualità dei servizi che devono essere assicurati a tutti i cittadini che utilizzano il trasporto aereo per i propri spostamenti.
Il passeggero al momento dell’acquisto del biglietto aereo sceglie a chi rivolgersi fra le varie compagnie aeree valutando tre fattori: la sicurezza del vettore, la puntualità e il prezzo del biglietto. Questi fattori sono tutti volti al soddisfacimento della c.d. passenger experience. Di tal ché, il basso costo del biglietto, poi fortemente incrementato da pratiche commerciali aggressive, tende a falsare le valutazioni del passeggero nella scelta dell’operatore aereo a cui rivolgersi, peraltro, se confermate le denunce di alcuni passeggeri, compromettendo le regole di sicurezza e, oggi, anche sanitarie che fortemente caratterizzano il sistema vigilato da ENAC.

 

 

Redattore: Carlo Dedoni

Fonte della notizia: Ufficio Stampa ENAC
Foto di copertina di Carlo Dedoni

 

 

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ENAC istituisce un gruppo di lavoro sui costi accessori per la scelta dei posti a bordo

Nei giorni scorsi l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) ha istituito un gruppo di lavoro con il compito di accertare, entro 20 giorni, la correttezza delle pratiche commerciali che vedono l’imposizione di costi accessori per la scelta posti a bordo, al fine di valutarne l’esigenza di conseguenti provvedimenti sanzionatori.
Il gruppo di lavoro è chiamato a verificare, partendo dalle segnalazioni pervenute dai passeggeri, l’ammissibilità delle procedure attuate da varie compagnie aeree low cost che chiedono il pagamento di una tariffa aggiuntiva, a volte superiore al costo del biglietto, per consentire ai genitori di sedersi accanto ai propri figli minori, e ai familiari di stare accanto a persone disabili e a ridotta mobilità.
In tale contesto, l’ENAC tende a ribadire la centralità del passeggero all’interno del sistema dell’aviazione civile liberalizzato, evidenziando come nella propria Mission istituzionale vi sia la tutela dei diritti e la qualità dei servizi che devono essere assicurati a tutti i cittadini che utilizzano il trasporto aereo per i propri spostamenti.
Il passeggero al momento dell’acquisto del biglietto aereo sceglie a chi rivolgersi fra le varie compagnie aeree valutando tre fattori: la sicurezza del vettore, la puntualità e il prezzo del biglietto. Questi fattori sono tutti volti al soddisfacimento della c.d. passenger experience. Di tal ché, il basso costo del biglietto, poi fortemente incrementato da pratiche commerciali aggressive, tende a falsare le valutazioni del passeggero nella scelta dell’operatore aereo a cui rivolgersi, peraltro, se confermate le denunce di alcuni passeggeri, compromettendo le regole di sicurezza e, oggi, anche sanitarie che fortemente caratterizzano il sistema vigilato da ENAC.

 

 

Redattore: Carlo Dedoni

Fonte della notizia: Ufficio Stampa ENAC
Foto di copertina di Carlo Dedoni

 

 

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