NATO Air Policing in Romania: due scramble per i Typhoon italiani
Per due volte gli Eurofighter Typhoon della Task Force Air Black Storm dell’Aeronautica Militare sono stati attivati su ordine del CAOC (Combined Air Operations Centre) di Torrejon, responsabile per il controllo dello spazio aereo della Romania.
L’ordine di scramble, termine tecnico per indicare la richiesta di un decollo rapido, è stato dato a seguito di un ingresso all’interno della FIR (Flight Information Region), lo spazio aereo sotto la responsabilità degli enti di controllo rumeno, di traffico aereo non autorizzato.
I velivoli italiani della cellula di QRA (Quick Reaction Alert), in continuo coordinamento con il CRC (Centro Riporto e Controllo) di Otopeni, hanno continuato a monitorare il traffico aereo rimanendo nell’area di loro competenza prima di rientrare presso l’aeroporto di Mihail Kogalniceanu di Costanza dove sono rischierati per la missione di Air Policing della NATO.
Dai primi di dicembre, sotto la guida del 36° Stormo, sono presenti sulla base rumena i velivoli Eurofighter 2000 “Typhoon” con equipaggi di volo provenienti dai quattro Stormi che garantiscono, senza soluzione di continuità, la difesa dello spazio aereo italiano (oltre al 36° Stormo di Gioia del Colle, il 4° Stormo di Grosseto il 37° Stormo di Trapani e il 51° Stormo di Istrana).
Questa è la seconda volta, dopo la prima esperienza nel 2019, che i velivoli Eurofighter 2000 vengono rischierati in Romania in operazioni di Air Policing.
Redattore: Carlo Dedoni
Fonte della notizia: Ufficio di Pubblica Informazione Aeronautica Militare
Foto di copertina di Elisabetta Puggioni