Tre missioni sanitarie in meno di 24 ore per i Falcon dell’Aeronautica Militare

Sono tre le missioni sanitarie urgenti effettuate dall’Aeronautica Militare tra il pomeriggio di martedì 28 febbraio e le prime ore del mattino di mercoledì 1 marzo. Tre voli salva-vita che un velivolo Falcon 50 del 31° Stormo ha eseguito per il trasporto di altrettanti pazienti, tutti in imminente pericolo di vita. Tra questi, anche un bimbo di soli due anni.
Il primo volo-emergenza, svolto sulla tratta Pescara – Venezia, è stato richiesto dalla Prefettura di Chieti a favore di un uomo di 41 anni, precedentemente ricoverato presso l’Ospedale Annunziata di Chieti e bisognoso di essere trasferito con urgenza presso l’Azienda Ospedaliera Università di Padova. Accompagnato da due medici, il paziente ha lasciato l’Aeroporto di Pescara a bordo del Falcon militare intorno alle 14:30 di martedì, raggiungendo l’Aeroporto di Venezia Tessera dopo circa un’ora di volo.
Subito dopo è arrivata la richiesta della Prefettura di Oristano, questa volta per una donna di 58 anni ricoverata all’Ospedale San Martino di Oristano e trasferita all’Ospedale Molinette di Torino. Il velivolo quindi, ripartito dall’Aeroporto di Venezia intorno alle 16:15, è atterrato sull’Aeroporto di Cagliari Elmas alle 17:30 circa. Dopo aver imbarcato la paziente, accompagnata da un medico e un infermiere dell’ospedale sardo, il Falcon è decollato immediatamente verso l’Aeroporto di Torino Caselle atterrandovi poco dopo le 19:00.
Infine l”ultima chiamata, nel cuore della notte, dalla Prefettura di Cagliari che ha richiesto l’intervento tempestivo dell’Aeronautica Militare per il trasporto urgente di un bambino di soli due anni. Il piccolo, ricoverato presso l’Azienda Ospedaliera G. Brotzu del capoluogo sardo, necessitava di essere trasferito con estrema urgenza all’Istituto Giannina Gaslini di Genova. Il Falcon 50 pertanto, vista l’esigenza di imbarcare prioritariamente l’equipe medica del Gaslini che avrebbe assistito il bimbo durante il volo, si è diretto dapprima all’Aeroporto di Genova per poi raggiungere l’Aeroporto di Cagliari intorno alle 3:00. Imbarcato anche il piccolo paziente, il velivolo ha lasciato l’aeroporto sardo nelle prime ore del mattino ed è atterrato a Genova dopo poco più di mezz’ora di volo.
Tutti i trasporti sanitari, ricevute le richieste da parte delle Prefetture coinvolte, sono stati immediatamente coordinati dalla Sala Situazioni di Vertice del Comando della Squadra Aerea, la sala operativa dell’Aeronautica Militare che ha, tra i propri compiti, anche quello di disporre e gestire questo tipo di missioni attraverso l’attivazione di uno dei velivoli che la Forza Armata tiene pronti, 24 ore su 24, in varie basi militari, per questo genere di necessità.
Sono già quattro i soccorsi aerei effettuati in soli tre giorni. Lunedì 27 febbraio infatti un altro volo salva-vita aveva consentito ad una bambina di sei anni di poter raggiungere in poco tempo, sempre dalla Sardegna, l’Ospedale Gaslini di Genova (vedi articolo).
I Reparti di volo dell’Aeronautica Militare sono a disposizione della collettività ogni singolo giorno dell’anno, con mezzi ed equipaggi in grado di operare con la massima tempestività, anche in condizioni meteorologiche complesse, assicurando il trasporto urgente non solo di persone in imminente pericolo di vita, ma anche di organi, equipe mediche o, come nel caso dei velivoli C-130J della 46^ Brigata Aerea di Pisa, ambulanze.

 

 

Redattore: Carlo Dedoni

Fonte della notizia: Ufficio di Pubblica Informazione Aeronautica Militare
Foto di copertina di Carlo Dedoni

 

 

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Tre missioni sanitarie in meno di 24 ore per i Falcon dell'Aeronautica Militare

Tre missioni sanitarie in meno di 24 ore per i Falcon dell’Aeronautica Militare

Sono tre le missioni sanitarie urgenti effettuate dall’Aeronautica Militare tra il pomeriggio di martedì 28 febbraio e le prime ore del mattino di mercoledì 1 marzo. Tre voli salva-vita che un velivolo Falcon 50 del 31° Stormo ha eseguito per il trasporto di altrettanti pazienti, tutti in imminente pericolo di vita. Tra questi, anche un bimbo di soli due anni.
Il primo volo-emergenza, svolto sulla tratta Pescara – Venezia, è stato richiesto dalla Prefettura di Chieti a favore di un uomo di 41 anni, precedentemente ricoverato presso l’Ospedale Annunziata di Chieti e bisognoso di essere trasferito con urgenza presso l’Azienda Ospedaliera Università di Padova. Accompagnato da due medici, il paziente ha lasciato l’Aeroporto di Pescara a bordo del Falcon militare intorno alle 14:30 di martedì, raggiungendo l’Aeroporto di Venezia Tessera dopo circa un’ora di volo.
Subito dopo è arrivata la richiesta della Prefettura di Oristano, questa volta per una donna di 58 anni ricoverata all’Ospedale San Martino di Oristano e trasferita all’Ospedale Molinette di Torino. Il velivolo quindi, ripartito dall’Aeroporto di Venezia intorno alle 16:15, è atterrato sull’Aeroporto di Cagliari Elmas alle 17:30 circa. Dopo aver imbarcato la paziente, accompagnata da un medico e un infermiere dell’ospedale sardo, il Falcon è decollato immediatamente verso l’Aeroporto di Torino Caselle atterrandovi poco dopo le 19:00.
Infine l”ultima chiamata, nel cuore della notte, dalla Prefettura di Cagliari che ha richiesto l’intervento tempestivo dell’Aeronautica Militare per il trasporto urgente di un bambino di soli due anni. Il piccolo, ricoverato presso l’Azienda Ospedaliera G. Brotzu del capoluogo sardo, necessitava di essere trasferito con estrema urgenza all’Istituto Giannina Gaslini di Genova. Il Falcon 50 pertanto, vista l’esigenza di imbarcare prioritariamente l’equipe medica del Gaslini che avrebbe assistito il bimbo durante il volo, si è diretto dapprima all’Aeroporto di Genova per poi raggiungere l’Aeroporto di Cagliari intorno alle 3:00. Imbarcato anche il piccolo paziente, il velivolo ha lasciato l’aeroporto sardo nelle prime ore del mattino ed è atterrato a Genova dopo poco più di mezz’ora di volo.
Tutti i trasporti sanitari, ricevute le richieste da parte delle Prefetture coinvolte, sono stati immediatamente coordinati dalla Sala Situazioni di Vertice del Comando della Squadra Aerea, la sala operativa dell’Aeronautica Militare che ha, tra i propri compiti, anche quello di disporre e gestire questo tipo di missioni attraverso l’attivazione di uno dei velivoli che la Forza Armata tiene pronti, 24 ore su 24, in varie basi militari, per questo genere di necessità.
Sono già quattro i soccorsi aerei effettuati in soli tre giorni. Lunedì 27 febbraio infatti un altro volo salva-vita aveva consentito ad una bambina di sei anni di poter raggiungere in poco tempo, sempre dalla Sardegna, l’Ospedale Gaslini di Genova (vedi articolo).
I Reparti di volo dell’Aeronautica Militare sono a disposizione della collettività ogni singolo giorno dell’anno, con mezzi ed equipaggi in grado di operare con la massima tempestività, anche in condizioni meteorologiche complesse, assicurando il trasporto urgente non solo di persone in imminente pericolo di vita, ma anche di organi, equipe mediche o, come nel caso dei velivoli C-130J della 46^ Brigata Aerea di Pisa, ambulanze.

 

 

Redattore: Carlo Dedoni

Fonte della notizia: Ufficio di Pubblica Informazione Aeronautica Militare
Foto di copertina di Carlo Dedoni

 

 

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