IATA: a gennaio 2023 cala il trasporto aereo delle merci

La IATA (International Air Transport Association) ha reso noti ieri i dati relativi al traffico merci globale di gennaio 2023 sottolineando come la domanda per il trasporto aereo delle merci stia registrando un calo a causa del persistere di venti contrari all’economia globale.
La domanda globale, misurata in tonnellate di merci trasportate per chilometro (CTK), è scesa di 14,9 punti rispetto a gennaio 2022 (-16.2% per le operazioni internazionali), mentre la capacità (tonnellate di carico disponibili per chilometro (ACTK) è salita di 3,9 punti rispetto al gennaio 2022 (nelle operazioni internazionali è aumentata dell’1,4%).
“L’aumento degli ACTK riflette la forte ripresa della capacità belly nei mercati delle compagnie aeree passeggeri che ha compensato il calo della capacità internazionale offerta dai cargo dedicati.” Spiega un comunicato della IATA che sottolinea come vi siano diversi fattori che abbiano influenzato il contesto operativo.
“La componente globale dei nuovi ordini di esportazione del PMI manifatturiero, un indicatore anticipatore della domanda cargo, è aumentata a gennaio per la prima volta dall’ottobre 2022.” Si legge nel comunicato. “Per le principali economie, i nuovi ordini di esportazione sono in crescita e in Cina e negli Stati Uniti i livelli del PMI sono vicini alla soglia critica di 50, a indicare che la domanda di prodotti manifatturieri da parte delle due maggiori economie mondiali si sta stabilizzando. Il commercio globale di beni è diminuito del 3,0% a dicembre, il secondo calo mensile consecutivo. L’indice dei prezzi al consumo per i Paesi del G7 è sceso dal 7,4% di novembre al 6,7% di gennaio. L’inflazione dei prezzi alla produzione (input) si è ridotta di 2,2 punti percentuali, passando al 9,6% a dicembre.”
Nel suo commento, Willie Walsh, direttore generale della IATA, sottolinea come quello del 2023 sia stato un inizio di anno difficile per il trasporto aereo delle merci a cui si aggiungono le persistenti incertezze legate alla guerra in Ucraina, all’inflazione e alla carenza di personale. Tuttavia, secondo Wlash, ci sono solide basi per un cauto ottimismo sul cargo aereo.
“I rendimenti rimangono più alti rispetto al periodo pre-pandemia.” Ha commentato il direttore generale della IATA. “E il passaggio molto più rapido del previsto della Cina dalla politica di zero COVID sta stabilizzando le condizioni di produzione nel più grande mercato di origine del cargo aereo. Questo darà un impulso alla domanda, di cui c’è grande bisogno, mentre le aziende aumentano il loro impegno con la Cina.”

 

 

Redattore: Carlo Dedoni

Fonte della notizia: Ufficio Stampa IATA
Foto di copertina di Carlo Dedoni

 

 

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IATA: a gennaio 2023 cala il trasporto aereo delle merci

IATA: a gennaio 2023 cala il trasporto aereo delle merci

La IATA (International Air Transport Association) ha reso noti ieri i dati relativi al traffico merci globale di gennaio 2023 sottolineando come la domanda per il trasporto aereo delle merci stia registrando un calo a causa del persistere di venti contrari all’economia globale.
La domanda globale, misurata in tonnellate di merci trasportate per chilometro (CTK), è scesa di 14,9 punti rispetto a gennaio 2022 (-16.2% per le operazioni internazionali), mentre la capacità (tonnellate di carico disponibili per chilometro (ACTK) è salita di 3,9 punti rispetto al gennaio 2022 (nelle operazioni internazionali è aumentata dell’1,4%).
“L’aumento degli ACTK riflette la forte ripresa della capacità belly nei mercati delle compagnie aeree passeggeri che ha compensato il calo della capacità internazionale offerta dai cargo dedicati.” Spiega un comunicato della IATA che sottolinea come vi siano diversi fattori che abbiano influenzato il contesto operativo.
“La componente globale dei nuovi ordini di esportazione del PMI manifatturiero, un indicatore anticipatore della domanda cargo, è aumentata a gennaio per la prima volta dall’ottobre 2022.” Si legge nel comunicato. “Per le principali economie, i nuovi ordini di esportazione sono in crescita e in Cina e negli Stati Uniti i livelli del PMI sono vicini alla soglia critica di 50, a indicare che la domanda di prodotti manifatturieri da parte delle due maggiori economie mondiali si sta stabilizzando. Il commercio globale di beni è diminuito del 3,0% a dicembre, il secondo calo mensile consecutivo. L’indice dei prezzi al consumo per i Paesi del G7 è sceso dal 7,4% di novembre al 6,7% di gennaio. L’inflazione dei prezzi alla produzione (input) si è ridotta di 2,2 punti percentuali, passando al 9,6% a dicembre.”
Nel suo commento, Willie Walsh, direttore generale della IATA, sottolinea come quello del 2023 sia stato un inizio di anno difficile per il trasporto aereo delle merci a cui si aggiungono le persistenti incertezze legate alla guerra in Ucraina, all’inflazione e alla carenza di personale. Tuttavia, secondo Wlash, ci sono solide basi per un cauto ottimismo sul cargo aereo.
“I rendimenti rimangono più alti rispetto al periodo pre-pandemia.” Ha commentato il direttore generale della IATA. “E il passaggio molto più rapido del previsto della Cina dalla politica di zero COVID sta stabilizzando le condizioni di produzione nel più grande mercato di origine del cargo aereo. Questo darà un impulso alla domanda, di cui c’è grande bisogno, mentre le aziende aumentano il loro impegno con la Cina.”

 

 

Redattore: Carlo Dedoni

Fonte della notizia: Ufficio Stampa IATA
Foto di copertina di Carlo Dedoni

 

 

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