PHOENIX: LO SVILUPPO DI UNO SCALO E DI UNA GRANDE CITTA’
Di Luca Perrino

 

E’ stata ancora una volta un momento importante di confronto e di discussione, la decima edizione del simposio internazionale dell’aviazione ospitata, com’è ormai tradizione consolidata, all’aeroporto statunitense di Phoenix Sky Harbor. Un viaggio attorno al mondo dell’aviazione commerciale mondiale, un’occasione per saperne di più su alleanze e strategie delle compagnie aeree ma anche sullo sviluppo degli aeroporti, alla presenza di numerosi e qualificati oratori, rappresentanti di vettori, tra i quali anche l’Alitalia e di società di gestione degli scali. Ma l’occasione è stata propizia per saperne di più anche sul grande scalo dell’Arizona, dove ogni 65 secondi atterra o decolla un aereo, che è oggi il quinto aeroporto degli USA per operatività, il dodicesimo per traffico passeggeri nazionale ed il diciasettesimo al mondo per traffico passeggeri. Quello di Phoenix è uno scalo in grande sviluppo. Ma vediamo di conoscerlo più a fondo. Esso, attualmente, gestisce in media 1.530 operazioni al giorno ed una media di 1.300 voli commerciali quotidiani. E’ servito da una disponibilità di 152.390 posti al giorno. I dati, riferiti al 1999, parlano di un transito di 33.554.407 passeggeri, di cui 16.614 per quel che riguarda il traffico internazionale, mentre sono state caricate 365.615 tonnellate di merci. La dogana, ancora, gestisce un traffico di 400 passeggeri internazionali l’ora. Phoenix Sky Harbor International Airport è il più comodo ingresso al sud-ovest degli Stati Uniti. Occupa una superficie di 900 ettari nel cuore della città. Attualmente sono operativi tre terminal con voli non-stop per 104 destinazioni negli Stati Uniti e nel mondo. Lo scalo è servito da 18 tra le maggiori compagnie aeree e da 3 linee aeree regionali: tutte le più importanti compagnie volano a Phoenix, mentre esso è il centro operativo dell’America West Airlines e della Southwest Airlines, le quali garantiscono collegamenti per qualsiasi centro negli USA. Sky Harbor, poi, è servito quotidianamente da British Airways, con voli non-stop che collegano Phoenix a Londra, mentre dal Marzo scorso Lufthansa ha avviato un volo con Francoforte. Grazie ad esso Phoenix è oggi accessibile da molte città del Medio Oriente e Africa con uno solo scalo intermedio. Phoenix, poi, è anche servita da Air Canada, che collega con voli non-stop a Toronto; Air Jamaica, che la collega a Montego Bay; Aeromexico, che la collega ad Acapulco ed altre destinazioni nel Messico, mentre American West Airlines offre un servizio non-stop per il Messico e Vancouver. L’aeroporto, vale la pena ricordarlo, gode di un’ottima posizione nel centro della città ed è comodo sia per i viaggiatori d’affari, sia per i turisti. Le destinazioni finali del turismo d’affari: Phoenix, Scottsdale, Mesa, Tempe ed altri quartieri sono a brevissima distanza, così come molti dei migliori alberghi, attrazioni turistiche e centri commerciali. Ben collegato da ampie autostrade e superstrade a tutto il resto dell’Arizona, Sky Harbor è l’accesso più comodo a tutte le principali destinazioni dell’Arizona e del sud-ovest degli Stati Uniti. Poiché l’Arizona è uno degli stati con la crescita più rapida negli Usa, il suo aeroporto assumerà in futuro una posizione ancor più importante. Dal 1990 i suoi passeggeri sono aumentati del 32%, mentre la forte domanda lo rende lo scalo a tre piste il più trafficato al mondo. Proprio per far fronte alla crescente domanda si stanno avviando ambiziosi programmi di espansione. Al momento sono stati approvati ben 78 progetti di costruzione, con un investimento totale di 1 miliardo di Dollari. La grande novità del recente passato è la realizzazione della terza pista, lunga 2.377 metri, operativa dall’autunno 2000, mentre l’attuale pista nord sarà allungata da 3.353 a 3.597 metri all’estremità ovest, in modo da renderla accessibile a velivoli più grandi e pesanti. Per rispondere all’incremento della domanda, ancora, lo scalo ha ampliato l’area cargo di 16.000 metri quadrati, includendo un edificio ed una rampa. Questi aumenti di capacità operativa si sono resi necessari in seguito ad un aumento delle esportazioni, che crescono di 1 milione di Dollari l’anno. L’Arizona è al settimo posto negli USA per esportazioni via aerea ed entro l’anno questa cifra raggiungerà le 25.000 tonnellate di merci via aerea verso la sola Asia, a cui bisogna aggiungere tutto il traffico cargo verso il resto del Mondo. Attualmente, poi, gli spedizionieri esportano oltre 450 tonnellate di merce al mese per l’Asia ed Europa, mentre nel 1999 sono partite da Sky Harbor quasi 370.000 tonnellate di merci. La nuova area cargo attrezzata, inaugurata nel Maggio del 2000, ospita Federal Express, United Parcel Service e la Dogana, inoltre le strutture per il traffico cargo già esistenti sono state oggetto di ristrutturazione. I quattro edifici dedicati alle operazioni cargo coprono una superficie di 35.000 metri quadrati ed oltre 135.000 metri quadrati sono l’area di sosta degli aerei cargo. Con la costruzione della nuova area attrezzata South Air Cargo la capacità dello scalo è raddoppiata. Nel quadro di una maggiore efficienza e capacità operativa, anche le procedure doganali e d’immigrazione sono migliorate, gestendo un traffico di 800 passeggeri all’ora, il doppio rispetto al passato. L’aumento di domanda di traffico internazionale ha reso, inoltre, necessaria la realizzazione di due nuove uscite internazionali. Nuovi negozi sono stati realizzati nel Terminal 2, mentre il 3 è stato ristrutturato nel 1998 con  l’aggiunta di 25 nuovi negozi e ristoranti ed inoltre è stata anche completata la ricostruzione fedele del Grand Canyon: finte rocce del canyon sono state sistemate ai lati delle scale mobili, dando ai passeggeri la sensazione di trovarsi in quei luoghi. Il Terminal 4, il più recente, è stato ampliato nel 1999 con 12 nuove uscite e nuovi ristoranti e negozi. Ed ecco alcuni dati:

LE STRUTTURE DELLO SKY HARBOR
-Superficie totale 900 ettari
-3 piste
-3 Terminal

 

TERMINAL 2
-Superficie 30.657 metri quadrati
-14 uscite
-Aperto nel 1962

 

TERMINAL 3
-Superficie 82.752 metri quadrati
-16 uscite
-Aperto nel 1979

 

TERMINAL 4
-Superficie 213.670 metri quadrati
-69 uscite (63 per i voli nazionali e 6 per gli internazionali)
-Aperto nel 1990

 

CARGO AREA
-4 Edifici su una superficie di circa 34.846 metri quadrati
-Nel 1999 sono state caricate quasi 370.000 tonnellate di merci
-New South Air Cargo ha raddoppiato le operazioni cargo, con l’aggiunta di una struttura di circa 16.000 metri quadrati che ospita la FedEx e la UPS e che occupano circa l’80 % dell’area.
-La rampa est ha una superficie di 75.620 metri quadrati e 10 aree di sosta
-La rampa ovest ha una superficie di 59.750 metri quadrati e 13 aree di sosta

 

L’AEROPORTO E L’ARTE

Phoenix Sky Harbor vanta uno dei più importanti programmi d’arte tra gli scali statunitensi. La prima opera d’arte ospitata nel Terminal 2 dello scalo risale al 1962, un murales di Paul Coze. La mostra permanente comprende oltre 200 opere, mentre nel 1989 la collezione di opere d’arte è stata rinnovata per dare maggior risalto all’arte ed alla cultura in Arizona.

 

PER SAPERNE DI PIU’

Contattare il sito www.phxskyharbor.com o G&A Martinengo – Relazioni Pubbliche Telefono 0248012068 – Fax 02 463532 – www.martinengo.it  - e-mail martinengo@martinengo.it