A VENTUN’ANNI DI DISTANZA LA TRAGEDIA DI USTICA POPOLA L’UNIVERSO INTERNET – ECCO UNA GUIDA

27 giugno 1980: una data che non si dimentica. Coincide con la tragedia di Ustica, il Dc9 dell’Itavia che esplode nei cieli a nord dell’isola, le 81 vittime, di cui 13 bambini,le ipotesi, i depistaggi, le indagini, le sentenze, i dubbi, i tanti dubbi. Ora, a ventun anni di distanza, ci sono ancora molti lati oscuri su questa vicenda ed talvolta oscuro è anche il fatto che su Ustica, sul Dc9 dell’Itavia, sui missili, sul Mig libico abbattuto sulla Sila si è scritto e si continua a scrivere molto. Anche utilizzando i nuovi sistemi informatici, internet per intenderci. Non è difficile arrivarci, ma è curioso sapere quante persone si sono interessate e s’interessano tutt’ora di questo “incidente” aereo. Sono i parenti delle vittime, i giornalisti, gli esperti delle “macchine volanti”, gli appasionati ed i “ficcanaso”. Basta accendere un computer, cliccare su un qualsiasi portale e formare la fatidica parola: Ustica. Si apre un universo di “link”, ovvero di finestre, che sembra persino incredile. Il progresso, però è fatto anche di questo. Ma l’inabissamento dell’I-TIGI, queste le marche dell’aereo, è un fatto che ha rappresentato molto nella storia del nostro Paese. “La strage di Ustica vent’anni dopo” è un sito ricco di documentazione ufficiale, atti giudiziari, perizie, immagini ed una vasta rassegna stampa sull’argomento, mentre le ragioni e gli argomenti di chi è convinto che il DC9 Itavia sia precipitato per l’esplosione di una bomba a bordo di trova su “Comitato studi Ustica”. Ed ancora “Per non dimenticare” è il primo sito apparso sul Web dedicato al ricordo della tragedia curato da Stefano Bizzani (www.mclink.it/personal/MC9494/ustica.htm), mentre interessante appare l’analisi fatta da un gruppo di appassionati fiorentini e che si trova all’interno del “Dossier Ustica” (www.italink.com/ustica/). E non è tutto, visto che di Ustica si parla anche in  maniera semiseria attreverso il racconto che si trova su “Der Grosse Liren” (www.coloseum.com/autori) od attreverso le vignette che riporta proprio il sito di Stefano Bizzani. Testi ed immagini, ancora, si trovano su (www.coloseum.com/ustica) pagina curata da Luigi Di Stefano, perito di parte civile Itavia nell’istruttoria del procedimento sulla strage. Contiene immagini molto interessanti. E si parla di documenti e riferimenti riferiti alla strage su www.cdc.pollini.it. Ma c’è anche un sito dedicato alle investigazioni sull’incidente del Boeing 747 della Twa che evidenzia alcune similitudini con la strage di Ustica. L’indirizzo è www.webexpert.net/rosedale/twacasefile/default.htm.

 Luca Perrino