Attacco e ricognizione. Nel medio-lungo periodo sono previsti 4 Gruppi di volo (di cui uno anche OCU) per la linea AMX, dislocati a Amendola e Istrana, mentre un quinto Gruppo a Rivolto verrà mantenuto fino al sostentamento logistico. Per la line Tornado si prevede un totale di 3 Gruppi di volo dislocati su 2 basi, Ghedi e Piacenza; un Gruppo avrà anche capacità OCU e fino a quando con verrà dislocato a Gioia del Colle un Gruppo su EF 2000 con capacità anche aria/suolo, è prevista la permanenza su questa base di quanto Gruppo su Tornado.
Supporto. Con la chiusura del 30° Stormo, l’accentramento dei Br.1150 avverrà sulla base di Sigonella. La configurazione della linea trasporto tattico prevede 2 Gruppi di volo (C.130J e FLA o velivolo equivalente). In attesa del nuovo velivolo previsto per il 2010 verranno introdotti progressivamente 18 C-130J, l’ammodernamento dei C-130H e di una nuova aliquota di G.222 che confluiranno in un unico Gruppo. Per la linea Trasporti di Stato, costituita dal 31° Gruppo verranno acquistati 2 A.319 e 2 Falcon 900, mentre per la componente Trasporto Regionale verranno introdotti in linea complessivamente 12 P.180 di cui 6 per esigente interforze.
CSAR/SAR. Con l’acquisizione dei previsti 35 NH.90, destinati a sostituire i HH-3F e gli AB.212 si procederà ad una ristrutturazione generale della componente Combat SAR (CSAR) sul territorio: 4 Gruppi CSAR, un Centro Addestramento Equipaggi (CAE), a Cervia, Pratica di Mare, Lecce e Trapani e 3 Centri CSAR (ex Squadriglie Collegamento e Soccorso) a Linate, Grosseto e Decimomannu.
Difesa Aerea basata a terra. E’ prevista la riduzione dei sistemi missilistici Nike Hercules a 3 Gruppi (con la chiusura di Montichiari) e lo spostamento della Scuola Sistemi Missilistici a Villafranca. La difesa di punto verrà assicurata con i sistemi SPADA, inoltre verrà costituito a Villafranca un Gruppo Mobile Sistemi Missilistici dotato di 2 Batterie di SPADA per garantire la difesa di punto alle Unità A.M. rischierate fuori area e quale contributo operativo alle Forze di Reazione NATO. Il sistema di rilevamento radar in fase di avanzata ristrutturazione con la trasformazione di alcuni siti in Testate Radar Remote (TRR) completamente automatizzate.
La capacità di Comando e Controllo Mobile (C2M) permetterà di soddisfare le esigenze nazionali e quelle derivate da eventuali rischiaramenti fuori dal territorio nazionale. L’introduzione del sistema NATO ACCS (air Command and Control System) assicurerà la gestione unitaria di tutte le operazioni aeree tattiche e prevede 1 Centro principale con funzioni di Comando e Controllo e 3 Centri secondari con funzioni di Controllo Tattico a cui si aggiungerà una componente mobile DAC (Deployable ACCS Component).
“Sopravvivenza Operativa” e “Sostegno Logistico”. La sopravvivenza operativa dovrà garantire la difesa attiva e passiva, la protezione NBC, il servizio antincendio il pronto soccorso medico, mentre il sostegno logistico dovrà assicurare i servizi di assistenza al volo, armamento e munizionamento, carburanti, trasporti, telecomunicazioni e sistemazione logistica. Tali capacità saranno garantire dai Reparti Operativi in sede stanziale mentre per le Unità rischierate o fuori area verrà utilizzato il Reparto Mobile di Supporto in costituzione a Villafranca.
Addestramento. Non sono previste variazioni significative rispetto all’attuale composizione e schieramento della componente addestrativa
AERONAUTICA MILITARELO STEMMALo stemma dell’Aeronautica Militare raggruppa i distintivi delle quattro Squadriglie che furono tra le prime ad essere costituite e che, nel corso del primo conflitto mondiale, si distinsero per coraggio ed atti eroici. Esso è sormontato dall’aquila turrita, simbolo degli aviatori militari, mentre il cartiglio riporta il motto “Virtute siderum tenus” (“Con valore fino alle stelle”).
A destra il grifo rampante rappresenta l’insegna della 91^ Squadriglia Caccia nota come “Squadriglia degli Assi” in quanto ebbe tra le proprie fila piloti come Francesco Baracca, Piccio, Ruffo di Calabria, Ranza ed altri. Costituita il 1° maggio 1917 sul campo di S. Caterina a Udine conta 60 aerei nemici abbattuti. Il quadrifoglio è stato il simbolo della 10^ Squadriglia da bombardamento Caproni, costituita il 25 maggio 1916 compì circa 300 audaci missioni di bombardamento in territorio nemico. Il Leone di S. Marco identifica invece la 87^ Squadriglia Aeroplani denominata “La Serenissima” costituita a Ghedi nell’aprile del 1918. Tra i circa 160 voli di guerra compiuti, sicuramente il più epico è stato il volo su Vienna, al comando di Gabriele D’Annunzio.
CENNI STORICI
Con la costituzione, nel novembre 1884, del “Servizio Aeronautico”, presso il 3° Reggimento Genio di Roma, dotato di alcuni palloni aerostatici per l’osservazione, si ebbe la prima apparizione di un reparto aereo nelle Forze Armate italiane. Successivamente nel giugno 1887 la Compagnia Specialisti del Genio partecipò alle operazioni militari in Eritrea con tre palloni. I primi velivoli fecero la loro apparizione nell’Esercito Italiano nel 1911 in occasione di alcune esercitazione ed immediatamente dopo nelle operazioni in Libia, ove avvenne il primo impiego bellico del mezzo aereo. Allo scoppio del primo conflitto mondiale il Regio Esercito poteva schierare solo 58 velivoli, 3 dirigibili e 3 sezioni aerostatiche, mentre la Regia Marina disponeva di 15 idrovolanti e 2 dirigibili. Ben presto però con l’avvio del programma italiano di costruzioni aeronautiche si arrivò ad un ritmo produttivo di migliaia di aerei l’anno, tanto che i velivoli prodotti negli anni della guerra dalle varie ditte furono 11.886. L’aviazione militare, uscita gloriosamente dalla guerra, assunse una fisionomia propria, organicamente suddivisa nelle varie specialità operative ed il 28 marzo 1923 fu costituita in Forza Armata autonoma. Lo sviluppo dell’Aeronautica da questa data e fino agli inizi del secondo conflitto mondiale fu costante, di notevole entità e caratterizzato da numerose imprese e di primati conquistati. Da sola la Regia Aeronautica deteneva nel 1939 ben 33 primati mondiali fra velocità, altezza e distanza, mentre le altre nazioni aeronauticamente sviluppate, nel loro insieme, ne detenevano 51. Con l’entrata dell’Italia in guerra, totale fu la partecipazione dell’Aeronautica alle fasi del conflitto pagando, in termini umani e materiali, un contributo altissimo: nonostante nei primi tre anni del conflitto l’industria nazionale avesse prodotto circa 11.500 velivoli alla data del 8 settembre 1943 l’Aeronautica disponeva di solo 200 velivoli di pronto impiego. Complessivamente nel conflitto si scarificarono 12.748 uomini, di cui 3.035 piloti e 5.009 specialisti, furono assegnate 166 Medaglie d’Oro, oltre 5.000 d’Argento e oltre 7.000 di Bronzo al Valor Militare, ai Reparti 5 Medaglie d’Oro, e 2 di Bronzo al Valori Militare.
COMPITI
La difesa dello spazio aereo nazionale, contro qualsiasi attacco o violazione, fin dal tempo di Pace, è il compito istituzionale prioritario assegnato all’Aeronautica Militare. Tale compito può essere esteso oltre i limiti territoriali nel contesto delle norme di mutua assistenza stabilite nel trattato NATO cui l’Italia aderisce. La difesa dello spazio aereo nazionale viene attuata attraverso l’utilizzo di intercettori teleguidati (missili superficie-aria) e intercettori pilotati (velivoli da caccia ogni-tempo supersonici, coadiuvato da un sistema di rilevamento radar, inserito nella rete NATO, che permette la massima prontezza operativa nell’arco delle 24 ore. Altri sono ancora i compiti operativi affidati, quali: - condurre attacchi aerei contro obiettivi militari ed industriali avversari; - partecipare ad azioni combinate con le forze di superficie terrestri e navali; - difendere il traffico marittimo dagli attacchi aerei, di superficie e subacquei; - fornire il trasporto aereo d’appoggio; - reperire informazioni sul nemico attraverso la ricognizione aerea; - partecipare alla difesa del territorio attraverso la ricognizione, l’appoggio aereo alle forze di superficie ed il trasporto rapido delle forze nel luogo richiesto. Inoltre all’Aeronautica sono assegnate anche attività che rivestono particolare importanza per la collettività come ad esempio la raccolta, l’elaborazione e la diffusione dei dati sulla situazione meteorologica, la preparazione di base per il conseguimento dei brevetti di volo per tutti i piloti delle Amministrazioni dello Stato, l’impegno nella ricerca tecnica nel settore aerospaziale. Importantissimo infine l’assolvimento delle operazioni SAR (Ricerca e Soccorso) su tutto il territorio nazionale ed in campo internazionale per il Mediterraneo Occidentale, alle quali si aggiungono i numerosissimi interventi nell’ambito delle missioni umanitarie in favore delle popolazioni civili in Italia ed all’estero.
LA NUOVA ORGANIZZAZIONE
La recente svolta storica conseguente il processo di apertura e rinnovamento che ha visto nella caduta del muro di Berlino la traccia più evidente del profondo cambiamento nella stessa logica dei conflitti, ha imposto di riconsiderare i compiti e di rivedere ed aggiornare la pianificazione delle strutture militari e la metodica di impiego delle forze stesse. Il Modello di Difesa Nazionale identifica in 3 funzioni fondamentali che le FF.AA. sono chiamate ad assolvere:
- difesa degli interessi esterni e contributo alla sicurezza internazionale, intesa come presenza di forze nazionali in aree di crisi a dimostrazione della volontà politica di salvaguardare gli interessi nazionali; - difesa integrata del territorio nazionale, intesa come azioni da intraprendere, in caso di minaccia o di aggressione diretta alla Nazione, a protezione dell’integrità del territorio, delle sue capacità produttive e della popolazione. Quindi l’analisi di queste tre funzioni consente di delineare la nuova missione dell’Aeronautica Militare: - garantire, attraverso l’utilizzo dello spazio aereo e con un adeguato bilanciamento dei assetti difesivi ed offensivi, la sicurezza delle aree di interesse sia difendendole da minacce di qualsiasi sorta, sia scoraggiando all’origine le stesse; - contribuire, attraverso un’adeguata e tempestiva capacità di rischiaramento: § a tutelare gli interessi esterni della Nazione; § a mantenere fede agli impegni difensivi assunti dalla Nazione all’interno della NATO; § a sostenere gli sforzi, all’interno di coalizioni di stati, mirati a mantenere condizioni di ordine e di legalità internazionale.
Nell’ottica della revisione della Forza Armata è stata quindi effettuata un’analisi della struttura organizzativa al fine di utilizzare al meglio le risorse disponibili.
Nella nuova struttura ordinativa il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica (CSMA), che sarà anche il Comandante delle Forze Aeree (CFA), si pone quale unico dipendente diretto dell’AM dal Capo di Stato Maggiore della Difesa. Nello svolgimento delle sue attribuzioni si avvarrà di: - uno Stato Maggiore, articolato su 5 Reparti cui spettano le funzioni di: o politica e dottrina nei vari settori di attività; o pianificazione di alta valenza strategica; o determinazione degli obiettivi generali della F.A; o pianificazione e controllo delle risorse finanziarie ed organiche; o alto controllo delle attività delle componenti della F.A. (operativa, logistica e formativa);
- un Ispettore alle Forze Aeree (IFA) cui spetta la verifica amministrativa dei risultati, lo stato di efficienza ed operatività della F.A.; - un Ispettore per la Sicurezza del Volo (ISV) cui compete garantire la massima capacità operativa di tutte le componenti aeree dello Stato; - un Ispettore dell’Aviazione della Marina (ISPAVIAMAR), l’attività tecnico-logistica degli Stormi Antisom e l’addestramento degli equipaggi è di competenza specifica dell’A.M.; - un Ufficio del Capo di SMA (UCSMA) svolgerà funzioni con carattere di “policy”, di alta valenza strategica e di rilevante visibilità esterna; - un Reparto Generale Sicurezza (RGS) cui sono demandati tutti i compiti di tutela del Segreto di Stato, di sicurezza del personale, delle installazioni, di telecomunicazione, la sicurezza industriale e la Polizia Militare; - una Direzione Impiego del Personale A.M. (DIPMA), per le attività connesse con l’impiego di tutto il personale della F.A. e gli aspetti relativi al contenzioso.
Comandi di Vertice
Nell’espletamento del suo ruolo di Comandante delle Forze Aeree (CFA) il Capo di SMA avrà alle sue dipendenze: - il Comando della Squadra Aerea (CSA), con il Comando Operativo delle Forze Aeree (COFA), che sovrintende all’area operativa; - il Comando Logistico (C.LOG) che sovrintende all’area logistica; - il Comando Generale delle Scuole (CGS) che sovrintende all’area formativa istituzionale.
Comando Squadra Aerea (CSA)
Con sede sull’aeroporto di Centocelle a Roma è articolato su un Quartier Generale, uno Stato Maggiore e le seguenti Brigate di specialità:
- Brigata Cacciabombardieri/Ricognitori (CBR) con sede Ghedi e con alle dipendenze il 156° Gruppo Autonomo, il 2° Stormo, il 313° Gruppo AA, il 6° Stormo, il 32° Stormo, il 50°Stormo, il 51° Stormo, il 53° Stormo, la Squadriglia Collegamento e Soccorso di Linate e il Comando Aeroporto di Aviano. - Brigata Trasporti, con sede a Pisa e con alle dipendenze l’attuale 46^ Brigata Aerea, il comando Aeroporto di Capodichino e il Distaccamento Aeronautico di Luni Sarzana. - Brigata Supporto Aereo, l’attuale 9^ Brigata Aerea con sede a Pratica di Mare e con alle dipendenze il 303à Gruppo Volo Autonomo, il 14° Stormo, il 15° Stormo, il 82° Centro SAR, il 83° Centro SAR, il 84° Centro SAR, il Distaccamento Aeroportuale ed il Centro Sopravvivenza ed Aerosocorritori di Furbara, il Teleposto AM di Civitavecchia. - Brigata Missili, l’attuale 1^ Brigata Aerea - Brigata Spazio Aereo (SA), con sede a Centocelle
Dal CSA dipenderanno inoltre l’Ufficio Generale di Meteorologia di Centocelle ed il 31° Stormo Trasporto di Stato di Ciampino.
Comando Operativo delle Forze Aeree (COFA)
E’ stato costituito per il coordinamento, la pianificazione e l’impiego operativo delle forze aeree assegnate per le diverse esigenze, nazionali e NATO, assegnate. Sulla base dei piani di contingenza, delle direttive e delle deleghe ricevute, sviluppa la pianificazione delle operazioni aeree, definendo gli standard operativi e verificando lo stato di prontezza dei Reparti Operativi di previsto impiego per l’attuazione dei piani.
Comando Logistico (C.LOG)
L’articolazione del C.LOG comprende 4 Divisioni (Centro Sperimentale di Volo, Supporto Tecnico Operativo per Aeromobili, Armamento ed Avionica, Supporto Tecnico Operativo per Sistemi ci Comando e Controllo, Supporto Operativo Generale), 2 Comandi di Regione Aerea (1^ Milano e 3^ Bari) con funzioni essenzialmente logistiche e il COMAER di Roma. Il Comandante Logistico (COMLOG) provvede ad assicurare i servizi di supporto operativo, tecnico e logistico a tutti i Reparti ed Enti della F.A. necessari per garantire la massima operatività. Compete la valutazione dei sistemi d’arma, dei mezzi e dei materiali, nonché il supporto operativo generale nei settori del Commissariato, della Sanità e delle Infrastrutture.
Comando Generale delle Scuole (CGS)
Svolge le attività necessarie per la selezione, la formazione e l’istruzione di tutto il personale dell’A.M. Con una struttura articolata su un Quartier Generale, uno Stato Maggiore e 3 Divisioni (Formazione Ufficiali, Formazione Sottufficiali e Truppa e Formazione Superiore), dal Comandante del CGS dipenderanno tutti gli Istituti, le Scuole di formazione e le Scuole di Volo (61° Stormo, 70° Stormo, 72° Stormo
Componente operativaMotivazioni di bilancio e di ottimizzazione dell’operatività hanno portato nel processo di riorganizzazione dell’A.M. alla razionalizzazione dello schieramento della componente operativa e dell’utilizzo di alcune basi aeree. In relazione ai risultati emersi dagli studi effettuati, la possibile configurazione delle varie componenti operative dovrebbe articolarsi secondo le seguenti tendenze: |
ALTRI COMPONENTI AEREE
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