AEROPORTO DI DAKOVICA

Cenni storici  

Giugno 99
L’A.M matura la decisione di partecipare all’operazione “Joint Guardian” con la costruzione di un aeroporto per il supporto del contingente italiano rischierato in Kossovo;

29 Luglio 99
KFOR dà il benestare alla realizzazione dell’aeroporto in zona limitrofa ad una piccola pista (300m.) già esistente a nord est di Dakovica;

09 Agosto 99
Iniziano i lavori di costruzione della pista del Distaccamento del R.M.S. denominato A.MI.KO. (Aeronautica Militare Italiana in Kossovo),

29 Settembre 99
Primo atterraggio di un G222 della 46^ Brigata Aerea;

3 Dicembre 99
L’aeroporto viene dichiarato aperto al traffico diurno a vista (V.F.R., Visual Flight Rules) di velivoli idonei ad operare su piste semipreparate;

23 Dicembre 99
Inaugurazione ufficiale della pista;

12 Gennaio 00
Il Capo di SMA decreta la costituzione del 1° Reparto Operativo Autonomo (1° R.O.A..)

31 Gennaio 00
Con la certificazione TACAN viene aperto il servizio di avvicinamento;

8 marzo 00
Con l’autorizzazione NATO sono assicurati gli atterraggi ed i decolli in condizioni strumentali (Instrumental Flight Rules);

4 aprile 00
Iniziano i voli regolari settimanali di collegamento con l’italia

12 settembre 00
Ultimo atterraggio di un C130 della 46^ Aerobrigata prima della chiusura dell’aeroporto al traffico ad ala fissa.

13 settembre 00
Chiusura della pista per consentire i lavori di prolungamento a 1800 metri e di asflatatura.

Organico e compiti del 1° Roa

Il Reparto è costituito da 231 unità (20 Ufficiali, 164 Sottoufficiali e 47 Volontari di Truppa) e i suoi compiti sono:

-assicurare la funzionalità dell’aeroporto A.MI.KO. e la sicurezza delle connesse operazioni di volo;

-assicurare supporto all’attività di volo degli aeromobili militari nazionali impegnati nelle operazioni in teatro operativo;

-concorrere alle attività di soccorso umanitario e di “evacuazione aeromedica”;

-fornire assistenza e supporto a velivoli militari non nazionali qualora autorizzati (ONU e KFOR).

Infrastrutture: Il 1° ROA dispone attualmente di:

-300 posti letto circa in prefabbricati militari a due piani dotati di climatizzatori

-mensa capace di fornire 800 pasti completi al giorno;

-infermeria che effettua anche terapie farmaceutiche e medicazione alla popolazione locale;

-sala briefing da 60 posti;

-sala convegno;

-biblioteca e videoteca;

-palestra;

-lavanderia;

-magazzini.

Caratteristiche della pista di volo: certificata I.F.R. (Instrumental Flight Rules), TACAN (TACtical Air Navigation), lunghezza m. 1800, larghezza m. 35 con piazzola “Alfa” per sosta velivoli con ampiezza tale da permettere il parcheggio contemporaneo di 7 velivoli classe C130 e 10 velivoli classe G222 e Piazzale “Bravo” per la sosta contemporanea di 8/10 elicotteri;

Dalla data di costituzione del 1° ROA fino alla data di chiusura del traffico ad ala fissa sono atterrati 129 velivoli, che hanno trasportato circa 3900 passeggeri tra arrivi e partenze e circa 230.000 Kg di materiale. E’ stata data anche assistenza a 160 elicotteri che  hanno trasportato complessivamente circa 900 passeggeri.

 

PORTAEREI ITALIANA


Hangar, ponte, centro operativo: viaggio nel nuovo gigante delle onde.

Scafo: lungo 235 metri e largo 36. Ha un dislocamento di 22 mila tonnellate.

Motore: 4 turbine da 120 mila cavalli. Per raggiungere una velocità di 29 nodi.

 
   

Ponte di volo: è di oltre 8 mila metri quadrati, l’equivalnte di due campi di calcio.

Costo: sfiorerà i 2.500 miliardi di lire.

Equipaggio: 700 uomini, tra cui 200 esclusivamente dedicati agli aerei; la nave potrà imbarcare altri 140 elementi per operazioni anfibie.

Centrale operativa: collocata sotto il ponte di volo, è una vera “cittadella” di 1.000 metri quadrati in grado di resistere ad attacchi nucleari e chimici.

Hangar aereo: è lungo 134 metri e largo 21.

Pista di volo: è lunga 183 metri, larga 14. Ha un trampolino inclinato verso l’alto di 12° per facilitare il decollo.

Mezzi d’attacco: nell’hangar e sul ponte di volo possono essere ospitati 20 tra aerei (Harrier II plus) ed elicotteri (Eh-101 e Nh-90). Nel garage di 2.500 mq possono trovar posto fino a 100 mezzi tra autovetture e carri armati da 60 tonnellate.

Mezzi di difesa: 32 pozzi di lancio per missili antiaerei e antimissile Aster 15. Sistema di difesa ravvicinata con nidi di mitraglieria e sistema antisiluro.

il 21° gruppo in posizione quadro

il 21° gruppo in posizione quadro

Il 1° Marzo è stata una giornata piena di avvenimenti presso la base di Gioia del Colle. E’ iniziata con un velo di commozione per la chiusura del 21° Gruppo passato in posizione quadro.

Toccante è stato, infatti, il momento in cui il Ten.Col.Pil. Flavio DANIELIS, ultimo comandante del Glorioso Gruppo ha consegnato il vessillo delle Tigri al Comandante del 36° stormo Col. Pil. Fernando GIANCOTTI. La giornata era già iniziata con una deposizione di una corona in onore dei caduti del 21° gruppo, successivamente c’è stata la cerimonia di scioglimento alla quale era presente il Comandante della Squadra Aerea Gen. S.A. Sandro FERRACUTI con il comandante della Brigata C.I. Gen. B.A. Fabio DEL MEGLIO, il comandante della 3^Regione Aerea Gen. S.A. Piergiorgio CRUCCIOLI e non è mancata la presenza di ex Tigri che hanno voluto essere presenti per l’occasione.

Una storia gloriosa quella del 21^Gruppo, un reparto che viene costituito in Macedonia il 25 maggio del 1918 con la 73° e la 111° Squadriglia. Viene sciolto il 25 agosto del 1919 per essere poi ricostituito a Capodichino nel 1939 su MC200 partecipando alla campagna di guerra del 41 e del 43 prima in Italia e poi in Russia. Dopo l’armistizio il 21° opera a fianco degli alleati su su MC202 e RE 2001. Il gruppo viene poi inserito nell’organico del 51° stormo di Istrana su P47, F84 e nel 1954 su F-86K. Nel 1963 oprea nuovamente come gruppo autonomo a Cameri e poi, nel 1967, nell’organico del 53° Stormo. L’anno seguente viene accolto nel NATO Tiger Club, la prestigiosa associazione dei Gruppi Alleati aventi come emblema la tigre che si riunisce attualmente per un periodo di esercitazione denominato “Tiger Meet”. Dal 1971 al 1996 il 21° Gruppo opera con il velivolo F-104S,  iniziando poi la conversione sul Tornado ADV, terminata nel 1997. L’anno seguente il Gruppo si aggiudica il prestigioso trofeo “Silver Tiger” durante il “Tiger Meet” di Lechfeld. Dall’ottobre 1998 al luglio 1999 il Gruppo è schierato a Gioia del Colle e partecipa alle operazioni NATO “Deliberate Force” sulla Bosnia ed “Allied Force” in Kosovo. Il 29 luglio 1999 il Gruppo si trasferisce a Gioia del Colle entrando a far parte dell’organico del 36° stormo.

I velivoli in dotazione al Gruppo sono stati: NIEUPORT NI 12/N 17 e HANRIOTHD.1, SAML S2, FIAT ANSALDO S.V.A.5, MACCHI C200, F-84 G THUNDERJET, F-84 F THUNDERSTRIKE, F-86 SABRE, F 104 G STARFIGHTER, F104 S, TORNADO ADV dal 1997.

Ma la giornata al termine di un vermouth d’onore, è proseguita con ilm cambio di Comando al XII Gruppo CIO, il Magg. Pil. Achille CAZZANIGA è subentrato al Magg. Paolo CIANFRANELLI.